Approvata la legge sull’editoria 

Recuperato un ritardo di 20 anni. Fondi a sostegno dell’informazione locale

NAPOLI. Il consiglio regionale approva la legge sull’editoria, recependo dopo quasi 20 anni la normativa nazionale sulla comunicazione istituzionale. Nel testo anche l’istituzione del fondo regionale per l’informazione locale, con una pioggia di risorse alle testate: 500mila euro per il 2018 e 1 milione per ciascuno degli anni 2019 e 2020. Una legge fortemente voluta dal governatore Vincenzo De Luca, passata con 34 voti favorevoli e 4 contrari del M5s.
Rilievi arrivano, però, dal Sindacato unitario giornalisti Campania, pur soddisfatto per l’accoglimento di alcuni emendamenti proposti durante le audizioni in commissione. Perplessità «che, ci auguriamo, vengano risolte dai decreti attuativi - spiegano il segretario del Sugc, Claudio Silvestri, e la delegata al lavoro autonomo e alle pari opportunità Laura Viggiano -Non è chiaro come verrà interpretata e applicata la legge 150, il testo non pone alcun vincolo e potrebbe lasciare le cose esattamente come sono adesso. Non viene neanche sfiorato il tema dell’utilizzo del personale giornalistico presso i gruppi consiliari, dove spesso vengono calpestati i diritti dei lavoratori. L’istituzione del fondo non è altro che un fondo, ad esaurimento, destinato a poche tv locali già destinatarie di finanziamenti pubblici. Di fatto, vengono esclusi i giornali cartacei e non vengono presi in considerazione quelli online».
Il ddl disciplina l’organizzazione di figure come portavoce, ufficio stampa ed Ufficio relazioni con il pubblico negli enti locali; prevede azioni per favorire il pluralismo informativo locale, anche allo scopo di salvaguardare i livelli occupazionali. «Questa legge è lacunosa - attacca Gennaro Saiello, capogruppo del M5s - lascia fuori il mondo dell’informazione web, non offre garanzie per la stabilizzazione dei precari ed un quadro contrattuale chiaro per i giornalisti, proposte avanzate da noi in commissione ma non accolte. E crea un sistema di discrezionalità che consente di gestire le risorse in maniera non trasparente».
A favore della legge, invece, il centrodestra. «Va nella direzione di valorizzare il lavoro giornalistico e le realtà editoriali campane» sostiene il forzista Ermanno Russo. Alfonso Piscitelli, presidente della commissione Affari costituzionali in quota “De Luca presidente”, la giudica «una grande conquista di qualità e di civiltà democratica». Ma a ritardare discussione e voto c’è la protesta dei dipendenti del consiglio regionale fuori dall’aula. La vertenza è sulla mancata applicazione del contratto decentrato 2017, con il blocco delle progressioni. Al termine, proclamato lo sciopero generale da Cisl, Uil, Ugl, Csa. (g. r.)