Appello al Ministero per la metropolitana

Il sindaco di Salerno dialoga direttamente con Roma dopo la rottura definitiva con Caldoro. De Luca: «Non possiamo perdere altro tempo»

Emendamenti ai prossimi decreti che andranno in attuazione per reperire fondi e garantire il funzionamento della metropolitana di Salerno. Il sindaco e vice ministro alle Infrastrutture, Vincenzo De Luca, ormai non dialoga più con la Regione ma direttamente con Roma. La rottura definitiva con il presidente della Campania Stefano Caldoro è stata sancita ieri mattina, nel corso dell’apertura del cantiere dell’asilo nido “Sorriso”, il primo degli interventi programmati nei quartieri. «Non dobbiamo più spendere parole – ha evidenziato De Luca – e nemmeno perdere tempo, in quanto abbiamo compreso la vera ragione dell’ostracismo regionale. Perciò presenteremo, a livello nazionale, emendamenti ad hoc nei prossimi decreti che andranno in attuazione, per ottenere finanziamenti e garantire il funzionamento della metropolitana pure nei prossimi anni».

E sulla vicenda sono intervenuti anche i vertici provinciali e regionali della Filt Cgil, rappresentata rispettivamente da Amedeo D’Alessio e Mario Salsano, che chiedono al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di interessarsi alla vicenda. «Analizzando i dati relativi ai flussi di viaggiatori finora registrati sulla metropolitana leggera di Salerno, si evince con chiarezza l’utilità del servizio ed il gradimento da parte dei cittadini-utenti – scrivono i rappresentanti sindacali – risulta indispensabile reperire le risorse finanziarie per la copertura dell’esercizio, i cui costi non possono essere sostenuti soltanto dal Comune di Salerno». Senza troppi giri di parole, la Filt Cgil chiede «uno sforzo determinante da parte del Ministero». «Diversamente – sostengono i dirigenti del sindacato – non ci si può esimere dal chiedere alla Regione Campania di assicurare la continuazione del servizio attraverso un intervento economico aggiuntivo rispetto alle già insufficienti risorse che attualmente sono destinate al trasporto pubblico locale regionale». Successivamente «sarà fondamentale – concludono D’Alessio e Salsano – completare l’opera collegandola all’Università di Salerno ed all’Aeroporto Costa D’Amalfi».

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