Appello ai parlamentari per riaprire la “Manzoni” 

Il sindaco Bottone ha invitato deputati e senatori dell’Agro a interessarsi del caso Chiesti tre milioni da destinare alla sistemazione ma al Ministero tutto tace

È ancora appesa ad un filo la riapertura della scuola “Manzoni”. L’amministrazione del sindaco Salvatore Bottone ha chiamato a raccolta tutti i deputati e i senatori dell’Agro nocerino sarnese e del Salernitano per chiedere loro di interessarsi al caso. A rispondere all’appello sarebbero state la deputata 5 Stelle, Virgilia Villani, componente della commissione istruzione, e la deputata Marzia Ferraioli di Forza Italia. Entrambe le parlamentari del territorio, all’indomani dell’elezione, avevano avuto un incontro con il primo cittadino per farsi portavoce delle esigenze della città. Ora l’attenzione sarà focalizzata sulla “Manzoni”, di cui le due onorevoli si sono impegnate separatamente a seguire l’iter.
Ad intervenire a proposito dello stallo ministeriale era stato nelle scorse settimane anche il questore della Camera dei deputati, Edmondo Cirielli, che in una nota aveva definito inaccettabile questo ritardo perpetrato dal ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e dalla Regione Campania.
In effetti tutto tace al Ministero che avrebbe dovuto invece pubblicare la graduatoria dei progetti di edilizia scolastica finanziabili attraverso uno specifico Pon. Per l’istituto scolastico paganese “Manzoni”, in particolare, è stata richiesta una cifra superiore ai 3 milioni di euro. Un’attesa non più tollerabile secondo il sindaco Bottone, che non ha certo risparmiato critiche agli uffici ministeriali: «Oramai da mesi siamo in attesa di un riscontro, ma non si è ancora provveduto a stilare la graduatoria dei beneficiari del finanziamento. Ci sono delle esigenze forti nei territori, come nel nostro caso, e tutti noi meritiamo delle risposte concrete e immediate».
A proposito del bando a cui il Comune di Pagani ha partecipato all’inizio dell’anno, il primo cittadino ha poi sottolineato: «Avevamo tutti i requisiti per partecipare, spetta a loro mettere in campo immediatamente le attività per permetterci di accedere ai fondi. Questo silenzio che permane oramai da mesi è assurdo. Si parla di sicurezza sismica, di correre ai ripari per l’edilizia scolastica nei comuni e poi il governo centrale è il primo a non muove i passi necessari».
Il finanziamento del ministero dell’istruzione è al momento l’unico mezzo possibile per avviare i lavori di riqualificazione dell’istituto scolastico chiuso due anni fa per mancanza di idoneità statica dei solai. Nel corso dei mesi la struttura paganese è stata più volte luogo di incursioni vandaliche, un oltraggio che unito al permanere della chiusura del plesso storico della città ha creato non poche polemiche e malumori tra i paganesi.
Un fenomeno ancora più allarmante associato alla chiusura del plesso è sicuramente quello della drastica diminuzione delle iscrizioni scolastiche al primo circolo didattico. Nel 2016 furono più di cento gli alunni che subirono il trasloco, distribuiti in venti classi totali. Per alcuni mesi i ragazzi furono soggetti a doppi turni, fino alla riorganizzazione che ha previsto l’adeguamento degli uffici allocati nella struttura adiacente l’auditorium ad aule e di alcuni spazi della scuola “Rodari”.
Martina Nacchio
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