Apparecchio guasto La visita rinviata dopo 2 mesi di attesa

Ancora disagi al distretto sanitario Asl di via Gramsci La stessa attrezzatura si era rotta meno di un anno fa

Oltre due mesi di attesa per una visita oculistica all’Asl - lo scorso 4 dicembre la richiesta di prenotazione, ieri mattina l’appuntamento - per poi sentirsi dire da un addetto del poliambulatorio del distretto sanitario di via Gramsci, dopo un’ora in attesa del turno: «L’apparecchiatura è guasta».

Si ripropone dunque la questione dei disagi al distretto Asl di Cava de’ Tirreni. Perché un episodio analogo a quello di iri mattina, si verificò nel mese di maggio dello scorso anno, quando una paziente non potè sottoporsi alla visita oculistica sempre per un guasto alla strumentazione. Il problema all’epoca fu risolto, ma la paziente cavese non è stata mai richiamata per sostenere la visita. E intanto quell’apparecchiatura si è nuovamente rotta e altri utenti si sono visti annullare la visita.

Va peraltro ricordato che la legge 124 del 1998 prescrive che qualora l’utente non si presenta all’appuntamento programmato dall’Asl, è tenuto comunque al pagamento della prestazione prenotata, ma nulla prevede a favore del paziente per inadempienze da parte del prestatore del servizio sanitario.

Numerose sono dunque le lamentele per un servizio che non viene prestato come si dovrebbe e nel mirino c’è sempre il distretto sanitario cavese di via Gramsci. Anche ieri mattina, il malcapitato paziente, dopo aver pagato il ticket ed aver atteso per oltre un’ora il proprio turno, si è sentito dire dalla dottoressa che avrebbe dovuto visitarlo: «Questo controllo al visus non lo posso eseguire, la macchina è guasta e non saprei dirle quando la riparano». L’utente è ritornato alla  cassa ticket per ottenere la restituzione di quanto aveva pagato, ma il cassiere l’ha rimandato al reparto oculistica affinché il personale di quella struttura scrivesse sulla prescrizione del 4 dicembre “la visita non è stata effettuata perché i valori emessi dalla strumentazione non sono attendibili per avere una corretta diagnosi”.

All’utente - che non è stato avvisato del guasto all’apparecchiatura e del conseguente rinvio della visita - non è rimasto altro da fare, prima di andar via, che ricordare sia all’oculista sia all’impiegato della cassa che sarebbe stato opportuno quanto meno affiggere un cartello indicante il guasto e il rinvio. «Si risparmierebbe almeno del tempo», ha detto, sconsolato e sfiduciato. 

Difficile prevedere quanto tempo passerà prima di riprendere le visite. Non è invece difficile prevedere nuovi disagi e tempi di attesa ancora più lunghi per i pazienti.

Annalaura Ferrara

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