il processo 

Appalto per lo spazzamento, tutti assolti

Non luogo a procedere: assolti i commissari della gara di appalto per l’affidamento dello spazzamento alla Sud Service di Altavilla Silentina. La decisione è arrivata ieri al termine dell’udienza...

Non luogo a procedere: assolti i commissari della gara di appalto per l’affidamento dello spazzamento alla Sud Service di Altavilla Silentina. La decisione è arrivata ieri al termine dell’udienza preliminare dinanzi al gup Elisabetta Boccassini. Per quattro di loro era stato chiesto il rinvio a giudizio per turbativa d’asta: Salvatore Massi, di Caserta, Teodoro Loffredo, di Battipaglia, Stefano Silenzio, di Pontecagnano, e l’amministratore della cooperativa sociale, Michele Guerra.
Tre anni fa, la prima decade di agosto, l’organo di nomina comunale si riunì per esaminare le candidature al servizio di spazzamento delle strade cittadine. L’intenzione di Palazzo di Città era trovare un soggetto esterno, dotato di specifiche caratteristiche adeguate al compito, al quale affidare la pulizia delle strade comunali e di quelle a uso pubblico. Per l’individuazione del soggetto idoneo all’espletamento del servizio di igiene urbana, l’amministrazione diede corso a un bando riservato a imprese abilitate e riconosciute dal ministero dell’ambiente. Fu proprio quest’ultimo requisito, il riconoscimento ministeriale, a far scattare l’inchiesta della magistratura, affidata al pm Valleverdina Cassaniello. Per l’accusa, nella fase preliminare, i commissari commisero un errore nella verifica dei requisiti previsti dal bando. Ancor prima di aprire la busta che conteneva l’offerta economica, la Sud Service doveva essere esclusa. La cooperativa amministrata da Guerra, a quel tempo - sosteneva la procura di Salerno - non era iscritta all’albo gestori ambientali nella categoria stabilità dall’avviso di gara diramato dal Comune. Da ciò l’ipotesi di trubativa d’asta.
Ieri è arrivata la pronuncia di non luogo a procedere. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Paolo Carbone, Cecchino Cacciatore, Agostino Allegro e Michele Gallo.
Massimiliano Lanzotto
©RIPRODUZIONE RISERVATA