l’inchiesta “due torri”

Appalti truccati in Provincia Rino Citarella depone in aula

Non ha potuto astenersi dal testimoniare, come invece avrebbe voluto, e già ieri sera Rino Citarella ha risposto alle prime domande dei pubblici ministeri Francesco Rotondo e Guglielmo Valenti che...

Non ha potuto astenersi dal testimoniare, come invece avrebbe voluto, e già ieri sera Rino Citarella ha risposto alle prime domande dei pubblici ministeri Francesco Rotondo e Guglielmo Valenti che gli hanno chiesto di ricostruire ai giudici il sistema con cui una cordata di imprenditori sarebbe riuscita a controllare, fino al 2008, l’aggiudica degli appalti in Provincia. Il costruttore nocerino, che era stato individuato come il capo cordata, ha già patteggiato la pena e ieri, assistito dall’avvocato Sabato Romano, ha ammesso di conoscere i funzionari imputati e ha parlato di incontri con altri imprenditori interessati ai lavori pubblici. L’esame continuerà a settembre, perché ieri l’udienza è iniziata solo in serata dopo che il tribunale ha sciolto la riserva sulla posizione di Citarella. Se fosse stato ritenuto imputato in procedimento connesso per l’inchiesta sull’evasione fiscale (come chiedevano gli avvocati Zecca, Ianulardo e Forlani) avrebbe potuto rifiutarsi di rispondere, ma infine i giudici hanno respinto questa tesi. Si tornerà in aula il 22 settembre, imputati gli imprenditori Luigi Di Sarli, Giovanni Botta, ed Eduardo Sale e i funzionari della Provincia Raffaele Orefice e Francesco Pio De Luca. (c.d.m.)

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