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Appalti: mozione di Raviotta e Ambrunzo

SCAFATI. Protocollata ieri mattina una mozione dai consiglieri comunali Michele Raviotta e Michelangelo Ambrunzo. Prevedere nei bandi di gara per l’appalto di lavori e di servizi le clausole sociali...

SCAFATI. Protocollata ieri mattina una mozione dai consiglieri comunali Michele Raviotta e Michelangelo Ambrunzo. Prevedere nei bandi di gara per l’appalto di lavori e di servizi le clausole sociali di promozione dell’occupazione di manodopera e maestranze locali, di soggetti con particolari difficoltà di inserimento, di lotta contro la disoccupazione e tutela dell’ambiente: questo l’oggetto della mozione indirizzata al sindaco Pasquale Aliberti e al presidente del consiglio comunale, Pasquale Coppola, da Raviotta (Cotucit, primo firmatario) e Ambrunzo (Rinnovamento democratico) per favorire lo sviluppo dell’economia cittadina e dare concreta risposta alle gravi e storiche problematiche del lavoro che interessa il territorio.

La proposta dei due consiglieri di opposizione è quella di un atto di indirizzo per l’inserimento in tutti i bandi di gara di appalto per lavori e servizi di una clausola sociale per promuovere l’occupazione di manodopera locale, in base alla quale i concorrenti si impegnano prioritariamente a reperire maestranze scafatesi con particolare riferimento a soggetti disoccupati o in cerca di prima occupazione che versano in particolari situazioni di disagio economico e sociale.

«La grave crisi economica attuale sta causando la perdita di numerosi posti di lavoro, di cui particolarmente colpiti sono i giovani e le famiglie numerose – si legge sulla mozione - questa situazione richiede grande senso di responsabilità da parte di tutti gli operatori politici ed economici del territorio. È possibile prevedere l’inserimento delle clausole sociali nei contratti di appalto pubblici. L’articolo 69 del d.lgs. 163/2006 prevede espressamente che le stazioni appaltanti possano esigere condizioni particolari per l’esecuzione del contratto, purché siano compatibili con il diritto comunitario e con i principi di parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, e purché siano precisate nel bando di gara, o nell’invito nel caso di procedure senza bando, o nel capitolato d’oneri. Tale iniziativa – sottolineano Raviotta e Ambrunzo - rientra nelle strategie che l’amministrazione comunale intende intraprendere per venire incontro alle esigenze della nostra comunità».

La mozione verrà presentata e discussa nel prossimo consiglio comunale. Raviotta: «Lancio un appello alla maggioranza per far sì che la nostra richiesta venga approvata all’unanimità».

Maria Rosaria Vitiello

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