A SANT’ANNA 

Appaltati i lavori per il ripristino della viabilità

Appaltati finalmente i lavori per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità in via Pasquale Di Domenico di località Sant’Anna. Dopo mesi di polemiche, disagi e manifestazioni di protesta...

Appaltati finalmente i lavori per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità in via Pasquale Di Domenico di località Sant’Anna. Dopo mesi di polemiche, disagi e manifestazioni di protesta da parte di residenti e commercianti pesantemente penalizzati dal fenomeno franoso che aveva letteralmente spaccato in due la frazione lo scorso febbraio, da Palazzo Sant’Agostino è arrivato l’ok per l’affidamento del cantiere.
Ad effettuare i lavori di messa in sicurezza, ripristino e consolidamento della sede stradale della SP360 (meglio nota come via Di Domenico, interrotta al chilometro 3 per un crollo parziale della carreggiata) sarà una ditta di Roccavione (Cuneo) che si è aggiudicata l’appalto per un importo complessivo di circa 243 mila euro (con un ribasso del 40% sull’importo a base d’asta fissato dagli uffici del settore viabilità e trasporti della Provincia di Salerno di quasi 500 mila euro).
Arriva così un primo segnale di risposta per quanti, negli ultimi mesi, hanno atteso con ansia che la situazione si sbloccasse. Il cedimento della strada ha infatti causato non pochi disagi per i residenti impossibilitati a passare da una parte all’altra della frazione (se non percorrendo l’alternativa di oltre tre chilometri che da Santa Lucia conduce a Pregiato e di nuovo a Sant’Anna) ma anche per i commercianti che hanno dovuto far fronte a un considerevole calo delle vendite. Situazione che aveva portato al limite della sopportazione i cittadini di Sant’Anna a tal punto che una delegazione guidata dal consigliere comunale di riferimento della frazione, Vincenzo Lamberti, aveva organizzato anche un sit-in di protesta all’ombra di Palazzo Sant’Agostino.
Quel che chiedevano i cittadini, in quell’occasione, era di prevedere un’apertura parziale del tratto. La risposta, in quel caso, fu un secco “no” dagli uffici provinciali. (g. f.)