Anziani e disabili, ripartono i bus 

Due piccoli pullman a disposizione la mattina per il distretto sanitario e il cimitero

Dopo più di due mesi di stop, ripartono gli autobus comunali riservati al trasporto degli anziani e dei disabili. Due i pulmini che l’amministrazione ha messo a disposizione dei nonni e degli invalidi per potersi muovere da una parte all’altra della città: un bus da dodici posti a sedere e un altro che può trasportare sette persone. E c’è lo spazio per sei battipagliesi in carrozzella: tre posti in un mezzo, altri tre in un altro.
Alla fine, dopo la rivolta dei nonni, che una settimana fa a Palazzo di Città manifestarono le proprie lamentele, la sindaca Cecilia Francese, l’assessore Michele Gioia e gli altri membri della giunta sono riusciti a garantire la sosta quotidiana alla sede del distretto sanitario di piazza san Francesco, al centro sociale di via Guicciardini e al cimitero. Tappe garantite, ma orari ridotti: i pullman, infatti, dovranno essere utilizzati pure come scuolabus, e quindi si dedicheranno al trasporto di anziani e disabili dalle 9 alle 11,45. Il bus da sette posti, un Fiat Ducato del 2003, partirà alle 9 dal rione Taverna, precisamente dalla villa comunale di via Vinci, e farà tre soste a via Rosa Jemma e una in zona industriale prima di fermarsi al camposanto, al centro sociale e a piazza San Francesco. Il mezzo da dodici posti, un Fiat Iveco del 1995, partirà alle 9 da via Magellano, a Belvedere, passerà per Serroni Alto per poi scendere a via del Centenario e fermarsi prima all’ex Inam, poi al centro sociale e infine al cimitero.
Potranno beneficiare del servizio soltanto i battipagliesi dotati della tessera comunale. D’altronde a Palazzo di Città gli esperti dell’area sociale chiedono il parere della Corte dei Conti per comprendere se il servizio sia effettivamente prerogativa municipale o spetti all’Ambito territoriale S4, il Piano di Zona che vede Pontecagnano Faiano nelle vesti di comune capofila. La Francese vorrebbe rimettere in piedi la “Ferrara-Pignatelli”, società in house che s’occupava pure dei bus comunali prima che i commissari la mettessero in liquidazione e al volante passassero i dipendenti di Palazzo di Città.(c. l.)
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