Anziana cade in casa e muore in ospedale Sei medici indagati

La 90enne battipagliese aveva fratture a braccio e gamba L’intervento della procura dopo la denuncia dei familiari

Ci sono sei medici dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” indagati per la morte di una 90enne di Battipagliese. La salma di Vincenza Raimondo, morta all’ospedale di Eboli dov’era stata ricoverata per fratture agli arti superiori ed inferiori, è stata sequestrata su ordine del sostituto procuratore Francesco Rotondo. L’indagine è scattata dopo la denuncia dei familiari dell’anziana che hanno seguito la 90enne nella sua degenza, durata solo nove ore. Sabato ci sarà il conferimento dell’incarico per l’autopsia. Gli indagati potranno nominare un loro perito per l’esame previsto nella stessa giornata.

L’incidente accaduto alla novantenne battipagliese rientra nella casistica dei sinistri domestici. Addosso alla donna è finita parte di un armadio. Di per sé sembra un incidente banale, ma considerata l’età della donna e il suo precario equilibrio, ha causato le due fratture agli arti: gambe e braccia destro erano rotti, hanno sancito le radiografie. La pensionata non era più autonoma, ma vigile e serena.

La figlia l’ha subito soccorsa è portata al pronto soccorso dell’ospedale di Battipaglia grazie all’intervento dei soccorritori del 118. Da lì è stata trasferita a quello di Eboli. Nulla, lunedì mattina, faceva pensare da un epilogo tragico. La vecchina, nonostante le fratture e i dolori consequenziali, è rimasta sempre lucida, donando speranza per una sua ripresa. La donna si è sottoposta all’esame radiologico, che ha confermato le fratture, e si apprestava ad un periodo di degenza prima di una possibile operazione. Dopo gli esami richiesti dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Maria Santissima dell’Addolorata, la vecchina è stata trasferita in reparto. Una prassi. Qualcosa ha complicato il quadro clinico, nove ore dopo il suo arrivo in ospedale, la signora Vincenza è spirata. Ma qualcosa non ha convinto i familiari che sospettano un caso di negligenza medica. La figlia ha chiesto l’intervento dei carabinieri della stazione di Eboli, diretta dal luogotenente Fabrizio Garrisi, che hanno raccolto la querela.

Quindi è stata inviata un’informativa al sostituto di turno in procura, il pm Rotondo, che ha disposto il sequestro della salma. Sul cadavere della donna è stato eseguito un primo esame esterno dal medico legale Giovanni Zotti. La sua prima relazione ha spinto la procura ha chiedere l’approfondimento medico. Trattandosi di un atto irripetibile, sono stati iscritti nel registro degli indagati i medici che hanno avuto in cura la donna.

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