Antenne telefoniche Nasce un comitato per tutelare i diritti

MINORI. Non si placano le polemiche a Minori relative alla installazione, poi sospesa, di una antenna per telefonia cellulare, che sarebbe dovuta essere posizionata a pochi passi dall’insediamento urbano. Anzi, si pensa di addirittura di formare un comitato per tutelare i diritti (e la salute) dei cittadini.

A farsi promotore dell’iniziativa è Fulvio Mormile, consigliere per il turismo della Provincia, che ha avanzato una serie di dubbi sulla costruzione e il posizionamento del ripetitore. «In tutta la vicenda – evidenzia Mormile – ci sono tanti punti oscuri. A cominciare dalla circostanza di come un intervento così importante non sia stato discusso in consiglio comunale, il luogo deputato a prendere decisioni di questa rilevanza. E poi non mi spiego come mai ci sia tanta reticenza da parte dei tecnici e perché i lavori siano stati realizzati sotto la copertura di un telone nero, di quelli che usualmente vengono utilizzati per celare le opere illegali. Inoltre appare molto strano che nessuno della multinazionale dell’elettronica abbia parlato con il sindaco Andrea Reale, ma, soprattutto, è bizzarro che il responsabile dell’ufficio tecnico, su di un provvedimento che coinvolge l’intera popolazione, non abbia dovuto riferire al primo cittadino, ad un assessore o a qualche consigliere comunale. Tengo a precisare, infine, che già nel 2001 era stata richiesta l’autorizzazione ma che solo ora è stata concessa».

Dunque, a detta di Mormile, molte delle tessere non combacerebbero nel mosaico. «A questi e a tanti altri interrogativi – conclude Mormile - il sindaco non ha risposto, ma si è detto pronto, se dovessero emergere responsabilità, a denunciare quanti abbiano consentito un papocchio del genere».

Gaetano de Stefano

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