Annunziata resta in corsa Pedace conferma il ritiro

Ieri sera i due candidati alla segreteria provinciale hanno preso strade diverse Ammessi i nuovi iscritti, slittano i congressi di circolo convocati oggi e domani

Sergio Annunziata ci ha ripensato e resta candidato alla segreteria provinciale del Partito democratico. Sabato sera, insieme all’altro candidato Vincenzo Pedace, aveva annunciato il ritiro della candidatura, poi però ieri l’esponente renziano ha cambiato idea.

Pedace, così, è rimasto da solo a chiedere la sospensione del congresso provinciale e il commissariamento del partito. Questa condizione di isolamento si è evidenziata anche visivamente nella sede dell’associazione Trecentosessantagradi, dove ieri sera Pedace e i giornalisti convovocati per la conferenza stampa hanno atteso per oltre un’ora l’arrivo di Annunziata, che invece è rimasto nella sede del Pd a via Manzo (dove era in corso la riunione della commissione provinciale per il congresso) a discutere delle condizioni per ritirare le dimissioni.

Pedace, esponente dell’area Letta (che in provincia di Salerno fa capo ai parlamentari Gufglielmo Vaccaro e Angelica Saggese), è rimasto sulle sue posizioni. Ha dato atto che nell’incontro in mattinata con Annunziata e Landolfi, quest’ultimo aveva mostrato disponibilità al confronto, «anche se tardiva e probabilmente falsa», ma ha contestato che «la commissione è stata convocata quando almeno 30 congressi si erano già svolti».

Per Pedace «il Pd si è dimostrato un partito chiuso, che non ha volontà di aprirsi all’esterno e ai giovani», in cui «le regole sono applicate per garantire le posizioni dominanti». Poi, l’attacco a Vincenzo De Luca: «Non vorrei che questo atteggiamento, finalizzato ad avere una maggioranza bulgara per Landolfi, fosse dovuto al mancato conferimento delle deleghe al vice ministro e al suo posizionamento a livello nazionale. Non vorrei – ha rimarcato – che si trattasse di ritorsione politica».

Con l’ausilio della senatrice Saggese, Pedace conta di incontrare a breve il segretario nazionale Guglielmo Epifani, perché «il partito nazionale non può restare insensibile di fronte al ritiro di due candidature alla segreteria». Per Pedace, che ha invitato i suoi sostenitori a non recarsi a votare, resta ancora valido, dunque, il documento sottoscritto sabato sera con Annunziata.

Il quale, però, ha trovato l’accordo. «Le nostre richieste – ha spiegato poco dopo – sono state accolte. I nuovi iscritti potranno essere inseriti nelle liste per i delegati al congresso provinciale. Inoltre, i congressi convocati per lunedì 28 e martedì 29 ottobre slittano dall’uno al tre novembre. per consentire di presentare le liste per i delegati». Ma c’è dell’altro. Nella lettera in cui Pedace e Annunziata sabato sera annunciavano il ritiro delle candidature a segretario, si faceva riferimento anche a presunte irregolarità nello svolgimento di alcuni congressi di circolo. «I verbali relativi ai congressi di Gioi Cilento, Orria, Polla, San Pietro al Tanagro, Piaggine e Montecorice, dove ci sono state contestazioni – ha detto Annunziata – sono congelati, in attesa di verifiche approfondite della commissione provinciale. Il congresso di Pisciotta, che è stato disertato, non si farà più. Infine, la Commissione invierà garanti di tutte le componenti nei congressi che ancora devono celebrarsi». Insomma, ha concluso Annunziata, «le richieste che avevamo fatto in gran parte sono state accolte, a dimostrazione che erano fondate e che c’era il rischio che il congresso diventasse di parte e allontanasse iscritti ed elettori invece di avvicinarli al Pd».

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