Annega nel fiume Tanagro

Pasquale Nigro, questo il nome della vittima, originario di Buccino, si era recato in compagnia dei cugini a pescare nella zona. Nel pomeriggio però aveva deciso di tuffarsi nelle acque del Tanagro dalle quali però non è più tornato a riva. C’è voluto l’intervento dei sommozzatori per individuare il corpo

• SICIGNANO. Tragica battuta di pesca nel fiume Tanagro. Tre cugini di Buccino decidono di passare il pomeriggio sulla riva nell’affluente del Sele. Insieme scelgono il punto migliore per adescare i pesci. Uno di questi, Pasquale Nigro, di 32 anni, intorno alle 16 di ieri, decide di posare la canna da pesca e di fare un bagno.

• Per rinfrescarsi dalla calura dice agli altri due che all’improvviso lo perdono di vista. Tre ore più tardi i soccorsi lo trovano senza vita, annegato nelle acque del fiume. • Quello di ieri doveva essere un pomeriggio di relax sulle rive del fiume. Magari di buona pesca da mostrare come trofeo a parenti e amici. Per la comitiva di pescatori, invece, è diventato un giorno da incubo e grande tormento. Tutto procedeva per il verso giusto, i tre cugini aspettavano che il galleggiante andasse sotto per tirare su qualche esemplare di acqua dolce. Pasquale Nigro, operaio forestale presso la Comunitá Montana Tanagro Alto e Medio Sele, forse avverte più degli altri il caldo di ieri. Di punto in bianco decide di fare un bagno rinfrescante nel fiume. Ben presto scomparirá dalla vista del fratello e dell’amico. • Bastano pochi minuti è del 32enne di Buccino si perdono le tracce. Sparisce dalla visuale degli altri due pescatori, inghiottito dalle acque e trascinato dalle correnti. Subito avviano le ricerche. Lo cercano nel tratto di fiume dell’ultimo avvistamento. Provano a scandagliare il fondo con modi rudimentali, ma dell’operaio forestale non c’è traccia. Con il passare dei minuti sale l’ansia e il timore per la persona scomparsa.

• Gli amici decidono di chiedere l’intervento dei soccorsi e di mezzi più adeguati. La segnalazione ai carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal capitano Alessandro Cisternino, arriva intorno alle 16,30. Sul luogo della segnalazione, in localitá Ferrovia, si portano i militari dell’Arma della locale stazione. In loro supporto giungono altre pattuglie del nucleo operativo di Eboli, guidato dal tenente Francesco Manna. A Sicignano giunge anche una squadra di pronto intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno e una squadra di sommozzatori dei caschi rossi. I pompieri con attrezzature anfibie scandagliano il fiume alla ricerca del giovane disperso. Le ricerche vanno avanti per ore senza successo. Partecipano anche persone del luogo. Si sondano i punti più profondi.

• Verso sera il ritrovamento del cadavere. Le previsioni peggiori sono purtroppo confermate: Pasquale Nigro è morto annegato mentre faceva un bagno per togliersi di dosso la calura asfissiante. La salma è stata trattenuta, il magistrato dovrá decidere sull’autopsia. Tre anni fa accadde un’altra morte simile nel fiume Calore, nel tratto che attraversa il territorio di Castelcivita, in localitá "Isca della Corte". A perdere la vita fu una ragazza di Eboli di 22 anni. La giovane era con una comitiva di una cinquantina di persone per un pic-nic in una vicina area attrezzata. Lei non sapeva nuotare.

• Con altre amiche, complice il gran caldo, decise di calarsi nel fiume. In quel punto l’acqua era profonda. Fu risucchiata da un mulinello davanti agli occhi atterriti della madre e della sorella. La ragazza fu tirata fuori, ma le sue condizioni di salute erano davvero disperate.
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