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Animali avvelenati La denuncia degli attivisti

NOCERA SUPERIORE. Continua la battaglia delle associazioni animaliste contro l’avvelenamento dei cani nell’Agro. Un fenomeno che sta crescendo negli ultimi mesi. Gravi sono gli episodi, come dichiara...

NOCERA SUPERIORE. Continua la battaglia delle associazioni animaliste contro l’avvelenamento dei cani nell’Agro. Un fenomeno che sta crescendo negli ultimi mesi. Gravi sono gli episodi, come dichiara Eugenio Iennaco, responsabile della delegazione di Salerno dell’Associazione Internazionale Mondo Onlus e guardia zoofila regionale, che vedono coinvolti animali, cani e gatti di proprietà e randagi, morti per avvelenamento tra atroci sofferenze nei comuni di Cava e Nocera Superiore per mano di persone senza scrupoli che lasciano sul territorio esche o bocconi avvelenati. Oltre a recare danno agli animali, le esche avvelenate mettono a serio rischio anche l’incolumità delle persone, in modo particolare dei bambini, che possono venire a contatto con il veleno e con animali e ambiente contaminati.

«Queste persone - spiega Iennaco - si macchiano di gravi reati penali. In virtù delle gravi violazioni messe in atto, in questi comuni presenteremo una informativa ai sindaci affinché venga messo in atto quanto demandato loro dall’art. 4 dell’ordinanza del ministero della Salute e presenteremo unitamente alle Associazioni operanti sul territorio un esposto-denuncia contro ignoti presso le Procure competenti per territorio». Proprio lo scorso 8 settembre, l’ultimo episodio di avvelenamento ai danni di una cagnetta di quartiere, microchippata e sterilizzata, in via Ungari di Nocera Superiore. La cagnetta era accudita con amore e passione da molte famiglie della zona. Nonostante il pronto ricovero presso un veterinario di Roccapiemonte, è morta tra atroci sofferenze, tra le lacrime degli abitanti del posto e la rabbia di Gianna Senatore, rappresentante dell’Associazione zoofila nocerina, che aveva dichiarato: «Peccato che le norme nelle associazioni animaliste nulla possono contro questi vigliacchi».

(d. s.)

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