Angri, una famiglia vive in un prefabbricato allagato

ANGRI. Vincenza Avola protesta con i suoi figli all’ingresso del Comune in attesa che qualcuno risolva il suo dramma legato all’emergenza abitativa, e minaccia di non allontanarsi da palazzo di...

ANGRI. Vincenza Avola protesta con i suoi figli all’ingresso del Comune in attesa che qualcuno risolva il suo dramma legato all’emergenza abitativa, e minaccia di non allontanarsi da palazzo di città fino a quando il sindaco Pasquale Mauri o l’assessore alla casa Vincenzo Ferrara non le daranno una risposta. Vive da anni il disagio di abitare in un prefabbricato in via Badia, ma la situazione è collassata negli ultimi giorni, per questo chiede un’ordinanza al sindaco Mauri per porre freno al suo dramma abitativo.

«Il mio ennesimo problema è stato causato dal fatto che l’ente cha disposto lo smantellamento di un prefabbricato leggero attaccato al mio. In seguito ai lavori il mio prefabbricato si è allagato, probabilmente perché si è rotto qualche tubo o perché sono stati eseguiti male i lavori. Ora io la mia famiglia siamo abbandonati a noi stessi, ieri notte io e i miei quattro figli siamo ospitati in un albergo per trascorrere la notte, mentre mio marito è stato ospitato da un amico. Siamo in mezzo a una strada».

Questo è solo l’ultimo dei problemi di un nucleo familiare che vive da anni in una situazione di degrado, e che non è risultato in graduatoria per i 139 alloggi, e per questo ha presentato anche ricorso. «Quando si è allagato il mio prefabbricato -continua la signora Avola- l’amministrazione è stata irreperibile. Ringrazio soltanto il comandante dei carabinieri Egidio Valcaccia che è stato l’unico a darci una mano, attivando gli interventi e i soccorsi dei vigili del fuoco. Come si fa a lasciare una famiglia in mezzo ad una strada con un prefabbricato fatiscente?». Dopo la notte in albergo ora la signora Vincenza Avola e i suoi quattro figli deve rientrare in un prefabbricato pieno di acqua.

«Al comune mi hanno detto di tornare a casa di asciugare l’acqua perché è soltanto un piccolo problema, -conclude Avola- mi sembra una beffa. Ora cosa ci aspetta quando pioverà? Ormai è tutto marcio. Questo poi è stato soltanto l’ennesimo problema. Aspetto il signor sindaco sperando che finalmente risolva il mio problema». La famiglia continua ad aspettare risposte. In particolare auspica di rientrare in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio di edilizia economica e popolare.

Maria Paola Iovino

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