Angri si ferma per i funerali di Renato

In migliaia ieri hanno voluto dare l’ultimo saluto al fotografo 25enne morto in un incidente motociclistico ad Agropoli

ANGRI. In migliaia per l’addio a Renato Gallo, chiamato dagli amici Jack, che ha lasciato nel dolore e allo sconforto tutti quelli che lo volevano bene.

Il rito funebre, celebrato da don Domenico D’Ambrosi, si è tenuto nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie ad Angri. Sulla tomba del giovane Renato la sciarpa della sua squadra del cuore: il Napoli, una delle sue più grandi passioni. E la sua felpa verde, che la madre non ha lasciato neanche per un momento.

Una cerimonia toccante e commovente, seguita non solo dai suoi familiari, e dai suoi tantissimi amici, ma anche da tanti cittadini che non lo conoscevano, ma che hanno voluto comunque stare vicino al papà Aldo, alla mamma Carolina ed alla sorella Alessandra.

Una chiesa costellata da giovani, i suoi amici che non lo hanno lasciato nel giorno del suo funerale, e che lo hanno trasportato a spalla dalla chiesa al camposanto angrese.

Ed è proprio sul valore dell’amicizia, caro a Renato, che il sacerdote si è più volte soffermato. «Noi diciamo insieme un grande grazie a Renato, -ha detto don Domenico, nella sua toccante omelia- perché ci ha sempre donato il meglio di sé, che non possiamo dimenticare, e che continuerà a portare buoni frutti. Carissimi familiari e amici di Renato, carissimi giovani qui presenti, che la vostra vita continua a dare luce a questa amicizia».

Quindi il sacerdote ha continuato visibilmente commosso: «Il nostro incontro con Renato nell’amore e nel dolore diventa un dono di Dio: donate il meglio di voi stessi, perché soltanto quando siamo capaci di donare il meglio di noi stessi non solo contribuiremo a migliorare la società, ma la nostra stessa vita sarà anche più bella, più luminosa e più giusta».

Le parole di don Domenico erano spezzate delle lacrime dei presenti, che ancora non riescono a credere a questa tragedia.

Renato non sarà dimenticato: gli amici lo hanno immortalato come un giovane generoso, allegro, sempre disponibile e pronto a tendere una mano. Ad Angri ieri, in concomitanza con i funerali di Renato, era stato proclamato il lutto cittadino Il gonfalone del comune di Angri e pattugli della polizia locale, guidate dal maggiore Anna Galasso in alta uniforme, nella chiesa, durante la celebrazione del rito funebre.

Presente al rito funebre, per l’amministrazione comunale angrese, il consigliere comunale Domenico D’Auria, per rimarcare l’importanza del gesto dei genitori di Renato, che, affranti dal dolore, hanno deciso di donare gli organi del figlio deceduto.

Nelle scuole è stato anche osservato un minuto di silenzio in memoria del venticinquenne, che ha perso la vita in seguito ad un incidente in moto.

Renato, si aggiunge, purtroppo, alla triste lista di giovani angresi strappati alla vita per colpa di incidenti stradali sulle due ruote. Una lista che fa rabbrividire, e che sembra un bollettino di guerra, e che, pertanto, induce a riflettere.

Il ragazzo era rimasto vittima di un incidente lo scorso primo di maggio. In località Moio ad Agropoli si scontrarono, nei pressi del cimitero cittadino, una Volkswagen Passat ed una moto con due giovani a bordo. La moto proveniva da via Belvedere mentre l’auto dall’incrocio di via Pio X con via Moio. Il conducente della moto dopo aver fatto la rotonda, nei pressi di un autolavaggio, sbandò andando a sbattere sulla parte destra dell’auto.

I genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi.

Maria Paola Iovino

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