Angri, scatta l’allarme esondazioni

Nel mirino la mancata bonifica del Rio Sguazzatoio: appello al sindaco Ferraioli

ANGRI. Rimozione dei detriti nella stradina di servizio limitrofa al rio Sguazzatoio ad Angri: ad accendere i riflettori sulla loro pericolosità è il consigliere di opposizione Domenico D’Auria. Il Consorzio di bonifica, infatti, provvederà a rimuovere solo i detriti depositati lungo l’argine del corso d’acqua. Nulla si sa di un nuovo intervento di pulizia dell’affluente del Sarno. Intervento necessario per evitare allagamenti.

«In località Avagliana, zona Solofrana e Rio Sguazzatoio – afferma D’Auria – il degrado è senza precedenti ed il rischio esondazioni è alto mentre i detriti rimossi dal canale e caratterizzati come rifiuti pericolosi dal Noe ostruiscono da dieci mesi l’unica via di fuga dei residenti in caso di allagamenti».

D’Auria lancia un appello: «L’autunno con le sue piogge torrenziali è alle porte e sussistendo una situazione di effettivo pericolo per l’incolumità pubblica, il sindaco, quale ufficiale di governo, può emanare ordinanze contingibili ed urgenti per scongiurare ulteriori, gravi conseguenze per i residenti. Ferraioli faccia il suo dovere prima che sia troppo tardi».

Le polemiche politiche si sommano ai malumori dei residenti. Si tratta infatti di una zona che vive da troppo tempo il problema delle esondazioni. Troppe passerelle istituzionali, molte promesse, ma – almeno per il momento – le soluzioni sono state soltanto volte a tamponare il problema.

I residenti e i tanti coltivatori sui territori bagnati dall’affluente del fiume Sarno meritano una maggiore attenzione.

Ad ogni pioggia infatti il pericolo esondazioni è dietro l’angolo. Più di una volta i terreni sono stati distrutti. Per non parlare dei residenti bloccati letteralmente nelle proprie abitazioni.

Maria Paola Iovino

©RIPRODUZIONE RISERVATA