IL FATTO

Angri, assunzioni inutili al Distretto: 5 indagati 

Sotto accusa per abuso e peculato Aniello Pietro Torino. Tre angresi coinvolti: c’è anche il presidente del Consiglio

ANGRI. Indagini chiuse per cinque persone accusate di abuso d’ufficio in concorso per assunzioni e pagamenti di favore effettuati al Distretto Industriale Nocera Inferiore-Gragnano: le persone raggiunte dall’avviso sono l’allora presidente del distretto, Aniello Pietro Torino, il segretario Matteo Tuberosa, entrambi di Roccapiemonte, e i tre presunti beneficiari delle contestate assunzioni: Gianluca Giordano, presidente del Consiglio comunale, Gennaro Palumbo, angrese, e Aniello Giacomaniello, anche lui di Angri.
I casi contestati nell’indagine riguardano le assunzioni effettuate nel 2011 che per l’accusa arrivarono «in assenza di specifica necessità e di qualsivoglia attività lavorativa da parte degli stessi». Quegli incarichi per gli investigatori non erano necessari e vennero pagati senza alcuna prestazione effettuata. Secondo l’impianto accusatorio portato avanti dal pm Giuseppe Cacciapuoti, gli organi preposti interni al Distretto Industriale omisero ogni verifica sulla fase di assunzione e su quella di svolgimento del lavoro inquadrato: nella prima fase dell’indagine i carabinieri della sezione pg della procura, insieme ai colleghi del gruppo territoriale, effettuarono perquisizioni e acquisizioni negli uffici di Regione, Provincia e Comune di Roccapiemonte e in quelli del Distretto, con sede a Roccapiemonte.
Secondo l’impianto accusatorio le assunzioni sarebbero stata effettuate in violazione dei principi di buon andamento e di imparzialità che regolano le leggi vigenti sui Distretti Industriali, concretizzando per i dipendenti una retribuzione ingiusta, senza alcuna attività lavorativa prestata, col beneplacito contestato allo stesso presidente, il quale non avrebbe verificato o garantito lo svolgimento del lavoro delle persone assunte.
Alfonso T. Guerritore
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