«Angela venga a curarsi da noi» Il “Pascale” in aiuto alla mamma

La giovane di Casal Velino, incinta e ammalata di tumore, attende le decisioni della Regione Puglia Intanto arriva un appello dell’istituto napoletano: «Da lunedì la aspettiamo per l’assistenza gratuita»

CASAL VELINO. La Regione Puglia sta esaminando in queste ore il caso della ventiseienne di Casal Velino, Angela Bianco, incinta e con un tumore al cervello. Il cancro potrebbe essere operato senza danneggiare il feto soltanto grazie all’utilizzo di un macchinario che è in dotazione alla clinica privata di Bari “Mater Dei”. Si tratta del “Cyber Knife”, di fatto un coltello cibernetico ad alta precisione che consentirebbe di aggredire unicamente la massa tumorale. Manca, però, l’autorizzazione dell’amministrazione regionale pugliese all’utilizzo della macchina.

Ma dall’istituto “Pascale” di Napoli nelle ultime ore è arrivato un aiuto per Angela: «Siamo pronti già da lunedì ad ospitare Angela Bianco nella nostra struttura affinché si possa sottoporre alla cure del caso tramite il “Ciber Knife” – ha infatti dichiarato, in una nota, il direttore generale del “Pascale” – ovviamente daremo ad Angela un’assistenza completamente gratuita. Inoltre estendiamo la nostra offerta a tutti i cittadini pugliesi che si dovessero trovare nelle stesse condizioni di difficoltà dell giovane donna».

Venerdì sera l’assessore alla salute della Puglia, Elena Gentile, dopo una riunione con il presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola, ha subito chiarito che la Regione è pronta ad autorizzare l’uso del “Cyber Knife” - solo in questo caso straordinario - se sono rispettate le necessarie condizioni di sicurezza. È per questo che la Regione Puglia ha richiesto una relazione tecnica che definisca le procedure mediche che si intendono adottare e il relativo percorso assistenziale». In secondo luogo, «il consenso informato da parte della donna sulla terapia». In presenza di queste due condizioni la Regione «procederà a richiedere il parere a una commissione di esperti nelle discipline mediche interessate dall'intervento».

Intanto l’intero Cilento si è stretto attorno ad Angela e alla sua famiglia. Sui social network sono infatti centinaia i messaggi di affetto. E la stessa Angela si sfoga sulla sua pagina facebook chiedendo ai giornalisti più attenzione nel riportare le notizie. «Vorrei precisare – scrive la ventiseienne – che il problema non è economico ma è l’autorizzazione per fare questo trattamento. Per favore – conclude la donna – capite la situazione prima di scrivere altrimenti non mi aiutate».

Per la legge, Angela potrebbe ancora decidere di interrompere la gravidanza. «Per giorni abbiamo tentato di convincerla - ma non c’è stato nulla da fare – spiega Lili, il papà di Angela - abbiamo rinunciato a persuaderla. Lei vuole fare il possibile per salvare la bambina che porta in grembo, a costo della sua stessa vita».

Vincenzo Rubano

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