IL PROGETTO

Anfiteatro coperto a Paestum, è tutto pronto 

I lavori per riportare interamente alla luce il monumento entrano nel vivo

CAPACCIO PAESTUM. Il progetto “Scavo spettacolare dell’anfiteatro romano e dismissione di un primo tratto dell’ex Statale 18” entra nel vivo. L’amministrazione del sindaco Franco Palumbo ha affidato l’incarico all’archeologo Francesco Scalza, per la relazione di indagine archeologica a corredo del progetto preliminare assegnato all’Area IV, diretta da Rodolfo Sabelli. L’incarico prevede la ricognizione archeologica, a carattere intensivo e sistematico, per il reperimento di informazioni utili per la ricostruzione dei processi deposizionali attraverso il recupero di manufatti archeologici; acquisizione di dati sulla sequenza dei paesaggi storici individuabili nell’area e la raccolta di informazioni geoambientali; ricerca negli archivi della Soprintendenza archeologica della Campania (Salerno e Paestum) ed eventualmente in quelli del comune di Capaccio per acquisire le informazioni utili ad una contestualizzazione archeologica dell’area. Saranno analizzati gli esiti dei recenti scavi effettuati nei pressi dei parcheggi a est e sud delle mura di Paestum, delle indagini svolte per il restauro dei tratti orientale e meridionale della cinta muraria, delle attività di ricognizione archeologiche lungo Capodifiume e nella piana meridionale di Paestum, degli scavi della area ex Cirio e di tutte le altre fonti relative a rinvenimenti più datati.
Il progetto, già a finanziamento per 5.133.840 euro (progettazione 657.146,10 euro), riporterà alla luce l’intera struttura interrata e coperta dall’ex strada Regia delle Calabrie che va da Porta Aurea a Porta Giustizia. L’obiettivo è restituire il monumento a una fruibilità completa, alla piena visione dei visitatori. I lavori partiranno nel 2018.
Il primo intervento riguarda la dismissione di un primo tratto della sede stradale ex Ss18 che taglia l’area archeologica da nord a sud, e lo scavo per riportare alla luce la restante parte dell’anfiteatro romano, di cui è visibile solo la metà occidentale. Un’ulteriore opera sarà il ripristino della via Chiesa, antico asse di collegamento tra il decumano via Porta Sirena e la Basilica paleocristiana, oggi in disuso. I lavori saranno resi visibili attraverso visite condotte da persone specializzate.
Le operazioni saranno visibili mediante “balconate” sullo scavo e la realizzazione di un percorso tangenziale alla parte orientale dell’anfiteatro mediante il quale collegare i due tratti di via Magna Graecia.

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