Andare prima in pensione? Ecco come fare

“Altroconsumo” ha pubblicato il vademecum sulle procedure da attivare per anticipare i tempi

È possibile andare in pensione prima del tempo?

Si: il sito web di Altroconsumo pubblica un dettagliato vademecum su quali procedure attivare (e come farlo) per mettersi a riposo prima del tempo, anche alla luce delle ultime novità legislative adottate per fronteggiare l’emergenza-esodati.

Il prepensionamento è innanzitutto possibile in caso di eccedenza di personale in azienda: è però il datore di lavoro che sosterrà le spese dell’operazione (e non più lo Stato, come avveniva un tempo). Se il dipendente non ha maturato i requisiti anagrafici e contributivi, può comunque accedere anticipatamente al trattamento pensionistico: tocca però al datore di lavoro accollarsi il pagamento dei contributi dovuti dal lavoratore che conclude in anticipo l'attività.

«Per ricorrere al prepensionamento – si legge nella guida di Altroconsumo - è necessario che sussistano alcune circostanze: una situazioni di emergenza, cioè per le aziende con più di quindici dipendenti che abbiano un esubero di personale oppure che stiano avviando procedure di mobilità nei confronti dei lavoratori; in questi casi, in accordo con i sindacati aziendali, è possibile incentivare le uscite anticipate dei dipendenti più prossimi alla pensione; il provvedimento può essere applicato solo ai lavoratori a cui mancano non più di 4 anni al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento».

In pratica, l’azienda si impegna a versare all’Inps sia i contributi necessari perché il dipendente possa raggiungere i requisiti minimi previdenziali, sia una cifra pari alla pensione “ridotta” spettante al lavoratore che lascia l’attività prima dei tempi previsti dalla legge. Il prepensionato inizierà concretamente a ricevere la pensione una volta maturati i requisiti anagrafici e contributivi (nella stragrande maggioranza dei casi, però, l’importo sarà più basso di quanto avrebbe percepito se avesse continuato a lavorare e a versare i contributi relativi). Chi va in prepensionamento prima dei 62 anni subisce una riduzione dell’assegno che si applica solo sulla parte “retributiva” (cioè su quanto versato fino al 31 dicembre 2011), che varia a seconda dell’età del prepensionato e degli anni mancanti dal requisito anagrafico per il pensionamento. (r.f.)

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