Ancora furti in via Seripando I residenti vivono nella paura 

Ben 22 “visite” dei ladri in meno di un mese, appartamenti violati anche due volte E c’è chi, ormai esasperato, vorrebbe armarsi. Il questore: potenzieremo i controlli

«E c’è chi pensa di armarsi». Sono all’esasperazione i residenti di via Seripando a Salerno. Sono 22 i furti e i tentati colpi effettuati in pochi metri di strada, a partire dal primo dicembre scorso. Non passa giorno che si registra un nuovo episodio. I residenti chiedono un intervento risolutore e lo faranno attraverso una petizione, la cui sottoscrizione è iniziata ieri.
Ad operare sarebbero diversi bande, tant’è che hanno fatto irruzione in appartamenti già svaligiati. Il record (quattro furti riusciti e tre tentati) è detenuto dai fabbricati ai civici 22 e 24. E molti cominciano a montare inferriate, luci perimetrali e allarmi, sembra quasi di entrare in un campo sorvegliato e non in palazzi di una città. «Sono entrati mentre mia moglie dormiva – racconta un anziano residente al secondo piano di uno dei palazzi al civico 22/24 -. Hanno portato via gioielli e alcune sterline di nostro figlio che è in Inghilterra. Sono presumibilmente saliti attraverso i tubi del gas. Ho detto a mia moglie che è stata fortunata: se si fosse svegliata l’avrebbero potuta colpire con una botta in testa».
«Spesso i ladri sono tornati una seconda e una terza volta negli stessi appartamenti – sottolinea Walter Talli, che abitano in uno degli appartamenti dei due civici maggiormente bersagliati, e vittima del primo furto nel parco -. Ad operare, a questo punto, sono diverse bande non curanti delle pattuglie delle forze di polizia che girano in zona. Hanno tre vie di fuga: verso l’autostrada, dal parco del seminario e dalla montagna che sbuca a metà di via Seripando o a La Menolella». E la moglie aggiunge: «In un furto hanno tirato la cassaforte dal muro. Qui si vive nel terrore. Quando mi affaccio per stendere i panni ad asciugare ho paura di trovare qualcuno che si arrampica per entrare negli appartamenti dello stabile. Lunedì scorso, nonostante le pattuglie di polizia che giravano in zona, sono entrati in un’abitazione mentre la proprietaria dormiva e l’hanno derubata».
La situazione di tensione è notevole come riferisce Walter Talli: «Abbiamo iniziato una raccolta firme per chiedere maggiore sorveglianza. Che venga una pattuglia ogni tanto non serve a molto. In zona si parla di istituire delle ronde e qualcuno è talmente esasperato che parla di chiedere il porto d’armi. Dove vogliamo arrivare? È lo Stato che deve assicurare la nostra difesa».
Poco più avanti, sulla stessa strada, ieri mattina, una pattuglia dei carabinieri era ferma per un posto di controllo: la presenza dei militari dell’Arma rincuora ma alcuni residenti ai civici più in basso di via Seripando si chiedevano: «Che dobbiamo fare? Quando andranno via i carabinieri torniamo nel terrore. Non possiamo vivere con la paura di lasciare a casa un familiare anziano o un ragazzo».
Ieri mattina, il questore Pasquale Errico ha assicurato un controllo in zona ma anche un’intesa attività d’indagine da parte di tutte le forze dell’ordine. Ovviamente, è pericoloso parlare di ronde: servono a poco e spesso mettono a rischio la propria e l’altrui incolumità, il più delle volte distraendo con false segnalazioni le forze dell’ordine. Meglio installare cancelli, videosorveglianza e sistemi d’allarme che scoraggiano i malviventi . Utile la collaborazione dei cittadini sempre che non ci si trasformi in sceriffi. Le armi, poi, è meglio che le utilizzi chi lo fa per mestiere, onde evitare che danni economici si trasformino in tragedie che segnano una vita.
Salvatore De Napoli
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