Ancora due anni e mezzo per approvare il Puc 

La Regione Campania ha prorogato i termini per completare la procedura Il sindaco: «Sarà redatto col contributo di tutti». I 5 Stelle chiedono il rendiconto

CAPACCIO PAESTUM. Iter Puc: c’è la tanto agognata proroga. Con la Legge regionale 19/2017, (Burc 50/22 giugno), all’articolo 4 si stabiliscono i termini per il Piano urbanistico comunale, che dovranno rispettare i Comuni. L’adozione deve essere effettuata entro il 31 dicembre 2018, l’approvazione entro dicembre 2019. Per Capaccio Paestum sono stati quindici anni di “passione” con centinaia di migliaia di euro investiti tra redazioni, adeguamenti, revoche e nuovo preliminare al palo da due anni.
La nuova amministrazione del sindaco Franco Palumbo, ha circa due anni e mezzo per approvare il Puc. «Il Puc sarà immediatamente redatto con la collaborazione della maggioranza e dell'opposizione – assicura Palumbo - con il coinvolgimento di tutte le categorie dei professionisti del territorio e stakeholder».
Intanto gli agttivisti del Movimento 5 Stelle, che nelle ultime amministrative hanno candidato a sindaco, Antonio Bernardi, hanno protocollato una richiesta di accesso alla documentazione tecnica completa «della proposta di Puc relativa sia ai quadri conoscitivi, che alla proposta di piano a livello strategico e operativo».
Inoltre, hanno chiesto «la rendicontazione del costo della redazione del Puc dell'incarico fino ad oggi, nel quinquennio dell'amministrazione Voza, compreso il costo dei collaboratori dell’ufficio di piano dall’incarico ad oggi».
Dopo i due piani di fabbricazione per approvare il Prg, negli anni Novanta, è stato necessario un commissario. L’ultimo piano preliminare del Puc dell’amministrazione Voza dal 2015 attende l’approvazione della giunta per la mancata condivisione di tutta la maggioranza a causa delle aree edificabili previste nel piano. Ed ora sarà l’amministrazione Palumbo a dover riavviare l’iter.
Nel 2002 l’allora amministrazione Marino iniziò la procedura per la variante al Prg. Incarico affidato a Francesco Forte, che fece una relazione di programma. Dal 2004 al 2007, al Comune arriva il sindaco Enzo Sica, ma il Puc non decolla. Nel febbraio 2008 Marino, nuovamente sindaco, adegua l’incarico a Forte, l’iter riprende. La somma percepita da Forte supera i 300mila euro. La nuova relazione programmatica viene presentata dall’urbanista nel gennaio 2010, e approvata dal consiglio a febbraio.
La proposta di Puc nel 2011 fu adottata e pubblicata sul Burc Campania. Tre amministrazioni hanno lavorato alla stesura fino al 2012 quando fu revocato dall’amministrazione Voza, che elaborò un nuovo Puc rimasto solo sulla carta. Lo scorso anno si è chiuso con una transazione il contenzioso tra Forte, redattore del Puc, e il Comune per somme residue di incarico. Il Comune ha offerto 44.114,40 euro, somma accettata dalla controparte.
Angela Sabetta
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