Anche Rosario è tornato a casa

Dimesso il gemellino nato sotto peso a novembre: Giuseppe era già con i genitori

Era stato dichiarato fuori pericolo già da qualche settimana, il 10 aprile il pediatra Attilio Barbarulo lo aveva annunciato su Facebook, ieri mattina è tornato a casa. È una storia a lieto fine quella di Rosario Sorrentino, nato il primo novembre scorso ad appena 28 settimane. All’epoca del parto pesava soltanto 650 grammi, il fratellino gemello aveva superato il chilo.

I medici avevano spiegato che gran parte dell’alimentazione materna era andata a Giuseppe, cresciuto molto più velocemente e dimesso già da tempo. Rosario, invece, è rimasto ricoverato nella Terapia intensiva neonatale dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore fino a ieri, per ben sei mesi e mezzo. Dieci giorni fa ha subito l’ultimo delicato intervento all’ospedale “Santobono” di Napoli.

La dimissione è stata una festa, il reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale “Umberto I” è stato addobbato con palloncini e bandierine. Per Enrico Sorrentino e Caterina Sarconio, genitori di Giuseppe e Rosario, è finito un calvario. Ora potranno vivere serenamente nella loro casa di Scafati, anche se dovranno spesso ritornare in viale San Francesco per dei controlli.

Non si tratterà però di un ritorno in ospedale, ma di riabbracciare una famiglia. Con i medici e gli infermieri coordinati dal primario Ignazio Franzese è nata una vera e propria amicizia. Un’équipe da record quella della Tin. È dello scorso anno la storia di Asia, nata di 540 grammi a 22 settimane e 5 giorni, meno di sei mesi.(s. d’ a.)

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