Anche quest’anno niente ascensore al cimitero di Amalfi

AMALFI. Oramai sembra che il tempo si sia fermato. Perché anche quest’anno gli amalfitani, in occasione della ricorrenza che ha celebrato i defunti, per raggiungere il cimitero non hanno potuto...

AMALFI. Oramai sembra che il tempo si sia fermato. Perché anche quest’anno gli amalfitani, in occasione della ricorrenza che ha celebrato i defunti, per raggiungere il cimitero non hanno potuto utilizzare gli ascensori, i cui lavori sono terminati da tempo, realizzati per salire fin sul camposanto ed evitare, così, gli oltre 300 scalini dell’ascesa. Stavolta, però, come lo scorso anno, il disagio è stato perlomeno lenito dai due lift che, dal parking in roccia “Luna Rossa”, portano al rione Sant’Antonio. Un ritorno in servizio, anche part-time, degli elevatori meccanici dopo mesi di incomprensibile e, per certi versi, assurda “sosta”, il cui utilizzo sarà gratuito fino all’installazione della gettoniera.

Resta, tuttavia, sempre aperta la questione relativa agli ascensori del cimitero. Lo scorso anno lo stesso sindaco, diede la colpa del ritardo al patto di stabilità che, a suo dire, avrebbe impedito all’amministrazione di realizzare gli ultimi interventi di adeguamento, promettendo che i lavori sarebbero stati completati entro lo scorso marzo. Invece, come sempre più spesso accade, le parole del primo cittadino sono rimaste nel libro delle promesse, e gli impegni assunti non sono stati mantenuti. Una tiritera che si ripete dal 1983 quando fu indetta e appaltata la gara.

I lavori, per un importo di 220 milioni di lire, cominciarono quasi subito ma, finito il cunicolo di accesso, si dovettero fermare all’inizio del tunnel verticale. E questo perché le pietre da forare risultarono di tipo “adamantina” e i soldi disponibili vennero ritenuti insufficienti. Dopo la pausa forzata si riuscì ad ottenere un nuovo finanziamento, di circa un miliardo di lire, venne indetta una nuova procedura di appalto che si aggiudicò la Cogefar. Ma anche in questo caso vennero alla luce diversi problemi, tant’è che si instaurò un contenzioso tra la ditta e il Comune. Un problema, quest’ultimo, che fu risolto nel 1997, quando l’amministrazione, capitanata all’epoca da Luigi Torre, trovò un accordo con l’impresa. Il resto è storia recente, con un nuovo contenzioso tra il Comune e la ditta che, nel 2004, subentrò per terminare i lavori e la necessità di realizzare gli adeguamenti tecnici per ottenere il sospirato collaudo e i ritardi dei giorni nostri.

Gaetano de Stefano

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