Anche Piccirilli contro la monobarca

MONTECORICE. Nella battaglia dei pescatori contro la volante monobarca nei mari del Cilento, vi è un nuovo combattente. Si tratta del Comune di Montecorice che ha pubblicato una delibera nella quale si schiera ufficialmente al fianco dei piccoli pescatori cilentani. L’amministrazione guidata da Pierpoalo Piccirilli ha infatti chiesto al Governo la revoca dell’autorizzazione alla suddetta barca o almeno una limitazione alla sua attività, definita da più parti predatoria e distruttiva sia dell’ecosistema marino cilentano sia lesiva del lavoro della piccola pesca.

Il caso della volante monobarca è scoppiato nel dicembre scorso quando i pescatori di Montecorice hanno fatto partire una petizione per chiedere la messa al bando della volante. Il grido d’allarme venne dapprima raccolto da Giuseppe Tarallo, già presidente dell’Ente Parco, poi da altre istituzioni tra cui il Parco stesso che alcune settimane fa ha tenuto un consiglio direttivo monotematico sul tema.

Piccirilli è il primo sindaco a dare il proprio appoggio alla causa: «A loro va dato il merito di aver avuto il coraggio di fare la voce grossa – dice il primo cittadino – e per questo è quanto mai necessaria la nostra vicinanza alla loro causa. L’attività della monobarca intacca gli stock ittici, andando a pescare tutti i tipi di pesce, dal più piccolo al più grande. Ci sono pubblicazioni di studiosi che certificano la pericolosità di quel tipo di pesca nei nostri mari, habitat di riproduzione per molte specie del Mediterraneo. Con questa delibera chiediamo alla Regione di attivare organi come la Consulta del mare e i Consorzi di gestione della piccola pesca artigianale. Dobbiamo difendere con le unghie e con i denti la nostra pesca, economia che fa vivere numerose famiglie cilentane».

Arturo Calabrese

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