Ance, caso Lombardi Ultimatum da Roma per indire le elezioni

Rischio commissariamento se non si procede entro il 13 Rinnovamento: «L’ex presidente continua a fare nomine»

Dopo due settimane dalla dichiarazione di decadenza di Antonio Lombardi dalla presidenza di Ance Salerno senza che nulla sia accaduto (il costruttore continua infatti a svolgere regolarmente le sue funzioni), il vicepresidente nazionale John Bertazzi invita a procedere rapidamente all’indizione delle nuove elezioni. Lo fa inviando una lettera a quello che dovrebbe essere l’attuale reggente, Angelo Grimaldi. Nella missiva arrivata in copia anche alle aziende associate, Bertazzi esorta ad attivare tutte le procedure necessarie per indire nuove elezioni, entro una settimana. La missiva è datata 6 marzo e quindi l’ultimatum lanciato dal dirigente nazionale scade venerdì 13. «Una situazione a dir poco incresciosa quella che si sta verificando – commentano i rappresentanti del gruppo “Rinnovamento” – In risposta ai provvedimenti di Ance nazionale, il presidente decaduto ha istituito una nuova carica istituzionale, quella del “consigliere delegato alla rappresentanza legale” il quale, nella persona di Aniello Lanzara, ha citato prontamente in giudizio i probiviri responsabili della decadenza del direttivo». Insomma Lombardi ha ingaggiato una guerra aperta contro Roma e le decisioni arrivate dalla capitale.

Ed anche per questo dall’Ance nazionale sono sempre più decisi ad andare fino in fondo. «Tra pochi giorni – dicono dal gruppo “Rinnovamento” – scade il termine entro il quale andavano avviate le procedure elettorali. A quel punto, qualunque provvedimento dovesse arrivare da Roma, questo rappresenterebbe senza dubbio una grossa sconfitta per gli imprenditori salernitani, nonché un segnale negativo per l’economia locale». La paura di molti associati è che la sede salernitana possa essere commissariata con un rappresentante dell’associazione inviato direttamente dal nazionale.

I probiviri nazionali dell'Ance hanno sospeso Lombardi dalla carica di presidente nel febbraio scorso in quanto rinviato a giudizio per il reato di bancarotta fraudolenta relativamente al fallimento della “Salernitana 1919”.

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