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Anastasio sfida Sica «Votare la surroga cambierebbe poco»

PONTECAGNANO. «Ribadiamo che nulla abbiamo contro la signora Maria Esposito. Potremmo anche votare la surroga, ma poi? Cosa succederebbe? Niente». Così Antonio Anastasio, consigliere comunale di...

PONTECAGNANO. «Ribadiamo che nulla abbiamo contro la signora Maria Esposito. Potremmo anche votare la surroga, ma poi? Cosa succederebbe? Niente». Così Antonio Anastasio, consigliere comunale di opposizione in quota Uniti per Pontecagnano Faiano, si è espresso nel corso di una conferenza stampa tenuta dal suo gruppo consiliare dopo l’apertura del sindaco Ernesto Sica alle opposizioni, in seguito al consiglio comunale che ha visto la “non presa d’atto” della surroga del consigliere dimissionario Antonio Vecchione con la prima dei non eletti, appunto Maria Esposito. Alla conferenza stampa erano presenti anche i consiglieri Franco Smarra e Pasquale Lamberti.

«Io e il collega Smarra abbiamo contribuito alla vittoria di Sica nel 2013 – ha detto Lamberti – ma ora le cose sono diverse. Siamo stati definiti scarti della maggioranza, ma siamo convinti di quello che stiamo facendo».

I tre consiglieri comunali avevano inoltre presentato ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del Tar che di fatto aveva definito “regolari” le dimissioni del consigliere Vecchione. «Non siamo noi a bloccare l’attività amministrativa – ha aggiunto Anastasio – semplicemente è ferma da quasi nove anni». Il consigliere comunale ha quindi proseguito: «Aeroporto, litoranea, rifiuti, ma di quante cose vogliamo parlare? Ne parliamo e ne parliamo ma non vediamo questa amministrazione prendere provvedimenti, la nostra comunità è isolata. È possibile che il comune di Pontecagnano Faiano non sia parte attiva nelle vicende dell’aeroporto? È possibile che non abbiamo come Comune un ufficio legale e bisogna sempre affidare incarichi legali? Il sindaco Sica ha teso la mano, noi apriamo le braccia, ma a una condizione, che ci sia discussione sulle cose importanti per la comunità». Quindi, la proposta lanciata all’amministrazione: «Dimettetevi e si ricomincia da zero, dopo ne possiamo parlare. Dal nostro punto di vista, ripeto, potremmo votare la surroga. Ma a cosa servirebbe?».

Marco De Simone

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