l’accordo

Ammortizzatori sociali all’Italcementi fino al 2017

Ci sono volute altre sei ore di confronto per chiudere positivamente la vertenza Italcementi e salvare tutti i posti di lavoro, compresi quelli dello stabilimento di Salerno. Dopo la fumata nera di...

Ci sono volute altre sei ore di confronto per chiudere positivamente la vertenza Italcementi e salvare tutti i posti di lavoro, compresi quelli dello stabilimento di Salerno. Dopo la fumata nera di martedì, ieri al Ministero dello Sviluppo economico a Roma c’è stata la svolta tanto attesa dalle organizzazioni sindacali: la holding bresciana ha infatti ceduto ed ha confermato che il piano industriale attualmente in vigore, approvato nel 2013, resta confermato in tutte le sue parti, cosicché i lavoratori già in cassa integrazione a rotazione e in mobilità - a Salerno sono una trentina sui 66 in organico – potranno accedere ai benefici del Jobs act, che prevedono l’allungamento degli ammortizzatori sociali fino al 2017, dunque per altri due anni, mettendoli così al riparo durante la delicata fase di transizione tra Italcementi e il gruppo tedesco Heidelberg Cement, che a luglio ha acquisito la maggioranza del pacchetto azionario. Un’operazione economica da 1,67 miliardi di euro che si concluderà a metà del 2016, quando è atteso l’ok dell’Antitrust che sancirà così la nascita del nuovo colosso europeo del cemento. Soddisfatte Cgil, Cisl e Uil che in queste settimane hanno portato avanti la vertenza su tutto il territorio nazionale, non ritraendosi di fronte alla dura opposizione dell’azienda bergamasca arrivando, come è avvenuto durante la riunione di ieri, anche a minacciare lo sciopero generale. Nell’accordo, inoltre, è scritto che non si procederà alla riorganizzazione del personale e degli stabilimenti fino alla scadenza dei nuovi ammortizzatori. (m.a.c.)

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