l’iniziativa

Amministratore di sostegno, l’Asl aderisce al progetto

L’Asl di Salerno è la prossima fermata del protocollo d’intesa siglato dal Comune in merito alla legge sugli amministratori di sostegno, figure professionali nominate a tutela dei diritti civili di...

L’Asl di Salerno è la prossima fermata del protocollo d’intesa siglato dal Comune in merito alla legge sugli amministratori di sostegno, figure professionali nominate a tutela dei diritti civili di cittadini - perlopiù anziani o affetti da disabilità - impossibilitati a gestire le proprie risorse economiche. Nel 1986, il giurista veneto Paolo Cendon butta giù una prima bozza di quella che diventerà, quasi vent’anni dopo, la suddetta legge, e lo fa nel corso di un convegno, a Trieste, nel tentativo di riempire gli spazi lasciati vuoti dalla legge Basaglia che aveva invece svuotato, abolendoli, i manicomi d’Italia. Nel 2004 la norma viene approvata e ieri, in occasione del decennale della stessa, il Salone dei Marmi di Palazzo di città ha accolto il padre della riforma, Cendon, a sigillo di un protocollo d’intesa siglato, lo scorso luglio, a tutela dei diritti del provvedimento legislativo, tra l’amministrazione De Luca, il Tribunale Ordinario, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e la cooperativa La tavola rotonda, nell’ambito del progetto sociale “Salerno Prossimità”, guidato da Andreina Bernabò. Annunciata ieri la prossima “fermata” del patto attraverso il quale l’azienda sanitaria locale aderirà al provvedimento a favore del ruolo dell’amministratore di sostegno; una figura quest’ultima, tratteggiata come fondamentale dai relatori tutti e cui si vorrebbero affidare compiti ulteriori, come dichiarato dal presidente del tribunale ordinario di Salerno, Bruno De Filippis. «Dell’amministratore di sostegno ne parla anche il papa quando dice che Gesù è l’avvocato del povero»: queste invece le parole in merito del presidente dell’ordine degli avvocati di Salerno, Amerigo Montera.

Toni evangelici anche quelli adoperati dal sacerdote don Pietro Rescigno, della cooperativa sociale la Tavola Rotonda: «L’amministrazione di sostegno è mettere in pratica uno spaccato di vita caritatevole, a difesa della dignità umana», ha dichiarato. Passando agli aspetti più pratici della questione, verrà presto aperta una Porta d’accesso unica con tre postazioni, gestite da operatori della sopracitata cooperativa, nell’ambito del distretto sanitario locale, come confermato ieri dall’assessore alle politiche sociali, Giovanni Savastano.

Alessandra De Vita

©RIPRODUZIONE RISERVATA