Amministrative: tutti i risultati nei 28 comuni salernitani

Oltre 153mila i salernitani chiamati alle urne per scegliere la guida delle città. Attesa in provincia di Salerno per i risultati di Nocera Inferiore, Agropoli e Capaccio che rappresentano anche un test politico importante

Seggi chiusi alle 15 in tutte le sezioni dislocate nei 28 comuni salernitani interessati dalle elezioni amministrative. Vota solo chi ancora all'interno dei seggi all'ora fissata per la chiusura. Dopo una pausa, inizieranno le operazioni di spoglio. Grande attenzione per i risultati di Nocera Inferiore, Agropoli e Capaccio che sono i tre centri al di sopra dei 15mila abitanti.

L'affluenza di domenica. Tre punti percentuali e mezzo in meno rispetto alle scorse elezioni amministrative: alle 22 di ieri sera, nel 28 comuni salernitani chiamati al voto, aveva partecipato alle consultazioni il 54.95% degli aventi diritto, rispetto al 58,53 della precedente tornata elettorale. L’incubo dell’astensionismo, stando ai numeri di ieri sera, sembra essersi ridimensionato. A Capaccio ha votato il 56,74% degli aventi diritto (61,67% la scorsa consultazione); ad Agropoli il 55,15% (58,87%); a Nocera Inferiore si è recato alle urne il 56,48% (58,75).

Aggressione a Sapri. Aggredito da un "sostenitore della lista di Giuseppe Del Medico", nel corso di una passeggiata elettorale a Sapri. A denunciarlo è Franco Brusco, giá parlamentare del Pdl, attualmente capo della segreteria politica nazionale "Noi Sud". «L’altra notte sono stato aggredito prima verbalmente da un candidato - ha raccontato Brusco - e successivamente da un supporter che mi ha sferrato un calcio all’improvviso».

I candidati. Settantadue candidati sindaci, 98 liste, 1167 aspiranti a uno scranno di consigliere comunale. Saranno loro a contendersi, domenica e lunedì, il voto degli oltre 153mila salernitani chiamati alle urne in ventotto comuni della provincia, per scegliere la guida delle loro comunità nei prossimi cinque anni. Una contesa tanto più agguerrita perché le recenti norme sui tagli alla spesa pubblica hanno falcidiato il numero dei consiglieri, riducendo gli spazi per l’elezione e alzando il livello di difficoltà.

I numeri. Al voto sono chiamati 153.154 elettori, distribuiti in 180 sezioni e in maggioranza donne (2.642 in più degli uomini). Tre i centri superiori ai quindicimila abitanti (Nocera Inferiore, Agropoli e Capaccio), nei quali si andrà al ballottaggio tra quindici giorni se al primo turno nessuno dei candidati a sindaco otterrà la maggioranza assoluta dei voti. Negli altri venticinque comuni il nome dei nuovi amministratori saranno noti già lunedì sera, e in cinque casi ad assumere la guida della comunità sarà soltanto il sindaco, senza giunta e con una pattuglia di soli sei consiglieri, tra i quali sceglierà un vice deputato a sostituirlo in caso di impedimento.

Le nuove regole. I tagli varati dalla legge 148 dello scorso settembre dispongono che vada così nei centri al di sotto dei mille abitanti, che in provincia di Salerno - per questa tornata elettorale - sono Laurito, Roscigno, Prignano Cilento, Sacco e Stella Cilento. Alcuni hanno mancato di pochissimo il traguardo delle mille unità, che avrebbe consentito la nomina di due assessori. E’ il caso di Roscigno, che di "anime" ne conta 993, appena sette al di sotto della soglia, ma anche di Laurito, che si ferma a 943. In ordine decrescente vengono Prignano, con 870 residenti, Stella Cilento con 850 e Sacco con 701. Il conteggio è cristallizzato al 21 ottobre del 2001, data dell’ultimo censimento prima di quello espletato sul finire dello scorso anno e ancora in via di elaborazione.

Niente assessori. Nella seconda fascia, quella tra mille e tremila abitanti, ci sono altri sette comuni, che avranno anch’essi sei consiglieri ma due assessori. Tredici i centri con abitanti da tremila e diecimila; solo due (Agropoli e Capaccio) nella fascia tra diecimila e trentamila e uno soltanto (Nocera) al di sopra dei trentamila. In tutto i seggi a disposizione sono 234, poco meno di un quinto dei 1167 candidati.
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