Amministrative, il centrosinistra litiga

A Nocera Inferiore braccio di ferro tra Torquato e Arena. A Capaccio tutti con Voza ma spunta anche il nome di Sica

Saranno 31 i Comuni della provincia di Salerno chiamati a rinnovare i consigli comunali. Quelli più “hot” – nel centrosinistra – sono quello di Capaccio e di Nocera Inferiore dove il Partito democratico non ha ancora sciolto le riserve e dove lo stesso partito deve fare anche i conti con le “correnti” interne. Ma i riflettori di qui a poco si accenderanno anche su Agropoli, dove si dovrà scegliere il successore di Franco Alfieri e Mercato San Severino dove lascia l’ex assessore regionale, Giovanni Romano. Anche nella nostra provincia, presumibilmente, si muoverà la lista civica Campania Libera. Che dopo la manifestazione di Afragola sembra deflagrare in tutta la regione. Tanto che ieri, presidente e tesoriere (Francesco D’Acunto e Matteo Picardi) hanno sentito la necessità di calmierare gli accessi spiegando che «nei prossimi giorni, opportunamente, saremo impegnati ad individuare riferimenti nei territori, guardando innanzitutto alla società civile ed alla rappresentanza di associazioni giovanili. Intendiamo valorizzare ogni disponibilità – aggiungono – ad un impegno con caratteristiche civiche e di militanza assolutamente libera». Insomma un modo per mettere le mani avanti e evitare fughe in solitario che potrebbero danneggiare l’immagine del presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Per questo motivo, spiegano Picardi e D’Acunto «spetta all’associazione, in via esclusiva, autorizzare l’uso del simbolo associativo». E proprio nei comuni di Nocera Inferiore e Capaccio, Campania Libera aveva iniziato a fare proseliti nel nome del governatore. E forse, anche per evitare che qualcuno ne approfittasse, si è pensato bene di far passare tutto per l’organismo centrale. Quel gruppo di fondatori che varò la lista nel marzo del 2010 alla vigilia della prima candidatura alle Regionali dell’ex sindaco di Salerno. A Nocera Inferiore, nel centrosinistra, i due nomi in campo sono quelli dell’attuale sindaco Manlio Torquato e quello dell’ex consigliere regionale Udeur, Salvatore Arena. Proprio quest’ultimo, candidato senza successo alle ultime Regionali con Fratelli d’Italia, si dice abbia un feeling con i deluchiani, tanto che potrebbe essere il riferimento locale di Campania Libera. A Nocera Inferiore il Partito democratico è sostanzialmente diviso. Una parte è in maggioranza con l’attuale sindaco un’altra è all’opposizione. Gli sherpa sono a lavoro da tempo per mediare la situazione. Come se ne uscirà? Vedremo. Intanto i Socialisti, in maggioranza con un assessore e il vice sindaco, restano saldamente legati al sindaco uscente.

Secondo alcuni rumor, proprio ieri sera, in un incontro con i vertici della maggioranza, nel ribadire la loro posizione hanno chiesto però «un rilancio dell’attività amministrativa». Le acque sono agitate anche in Sinistra Italiana dove qualcuno sta tendando di mettere il cappello sul nascente progetto lanciando candidati a sindaco ma senza che il partito sia stato ancora costituito: tafazzismo post comunista?

Acque agitate anche alle porte del Cilento. Ad Agropoli Alfieri candida il suo numero due, Adamo Coppola e non ci sarà partita. Ma il peso politico del sindaco uscente di Agropoli è richiesto un po’ ovunque. Soprattutto a Capaccio. Lui pare non abbia sciolto le riserve ma c’è chi è pronto a giurare che il suo candidato sarà Enzo Sica. Se così fosse, sarà un torto al Pd che insieme ai Socialisti sosterranno l’uscente Italo Voza, che proprio sul finire della legislazione ha recuperato i dissidenti dem. A Capaccio i candidati potrebbero essere addirittura nove. Insomma una bella battaglia.

Anche a Mercato San Severino sarà dura per la successione di Romano. Carlo Guadagno è già in campo. Tra gli altri candidati circola il nome del già consigliere comunale, Franco Iannone e quello di Antonio Corbisiero. Il Pd, che alle passate elezioni presentò Carmine Ansalone, ci riprova.Ansalone sta lavorando ad ampliare i propri orizzonti politici, cercando di coinvolgere sia anime vicine ai dem che soggetti di ispirazione civica. Nel centrosinistra però, sono in tanti a non voler ritentare la carta Ansalone optando per primarie di coalizione.

Intanto, anche se non è tra i comuni al voto, a Vietri sul Mare si sta consumando una vera e propria rottura alla corte del sindaco Francesco Benincasa. La sua maggioranza perde pezzi e la frattura sembra esserci proprio tra il Partito democratico (in maggioranza) e i Socialisti (all’opposizione). Le diplomazie sono a lavoro da tempo, ma ad oggi non si è arrivato a nessun accordo. I Socialisti mantengono la barra a centro e come spiegava il segretario provinciale Del Duca qualche giorno fa, «Siamo coerentemente all’opposizione e siamo pronti, per il 2018, a lanciare una sfida locale mettendo insieme tutte le anime della coalizione. Pronti anche a esprimere un candidato sindaco attraverso lo strumento delle primarie».

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