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Amianto nell’ex Mcm, parte la rimozione

ANGRI. Amianto all’interno della ditta A.R. Industrie Alimentari (Gruppo Pincess): il sindaco Cosimo Ferraioli e il responsabile della Uoc ambiente e territorio Vincenzo Ferraioli hanno ordinato l’im...

ANGRI. Amianto all’interno della ditta A.R. Industrie Alimentari (Gruppo Pincess): il sindaco Cosimo Ferraioli e il responsabile della Uoc ambiente e territorio Vincenzo Ferraioli hanno ordinato l’immediata rimozione.

In particolare a finire sotto la lente di ingrandimento degli agenti della polizia locale, guidata dal comandante Rosario Cacone, un capannone avente la copertura in eternit (cemento amianto).

L’atto prevede anche la necessità di rimuovere materiale ferroso dismesso e giacente al suolo da diverso tempo. Da evidenziare che la multinazionale ha già intrapreso la bonifica dei luoghi, ma l’atto del Municipio è finalizzato ad «abbreviare i termini per lo smaltimento», è scritto.

Da qui la richiesta all'azienda di presentare sia un piano di lavoro inerente lo smaltimento dei rifiuti ferrosi da sottoporre al parere dell’Arpac, che la necessità di procedere alla rimozione del materiale in eternit previo il rilascio del nullaosta da parte dell’Asl competente.

L’amministrazione, inoltre, ha chiesto di ottenere da parte della proprietà una comunicazione ufficiale circa «l’inizio e la fine dei lavori di tutti gli interventi eseguiti previo relazione scritta».

L’area di 64mila metri quadri insiste nel centro cittadino e data la presenza di numerose civili abitazioni necessita di una bonifica in tempi utili proprio al fine di salvaguardare la salute pubblica.

I capannoni risalgono a diversi decenni fa quando l’eternit per la sua resistenza era molto utilizzato in edilizia.

Copia dell’ordinanza è stata trasmessa al comando della polizia locale, alla stazione dei carabinieri, all’Asl Salerno e all’Arpac. Continua, quindi, a tenere banco il tema ambientale in particolare con riferimento alla presenza dei tetti e delle coperture in amianto, materiale pericoloso perché altamente cancerogeno.

Una mappatura attenta del territorio potrebbe evidenziare altri casi simili.

Il problema, comunque, è molto diffuso su tutto il territorio.

Pippo Della Corte

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