il caso

Amianto nel centro di Pagani, rivolta in via Tortora

Sui tetti, nei solai e sbriciolato qua e là in frammenti, l'eternit è presente in numerose strutture ed edifici

PAGANI. Lo incontri sui tetti, accatastato nei solai, sbriciolato qua e là in frammenti. Non sanno più a che santo votarsi, i residenti di via Tortora a Pagani. Il nemico si chiama Eternit. Nome commerciale del cemento amianto con cui si fanno lastre e tubi o “fibrocemento”. Loro, i residenti capeggiati da Salvatore Maiorino, hanno costituito un comitato ed avviato una raccolta firme, parlano di amianto, senza andare tanto per il sottile. Materiale ampiamente utilizzato negli anni ’60 e ’70, quando molti edifici di questa zona di Pagani sono stati costruiti. E con il quale convivono ancora oggi.

Nel quartiere ce n’è da vendere: le “onduline” che ricoprono gli stabili (parte delle quali logorate dalle intemperie) si scorgono dal basso, a occhio nudo. «La nostra strada -afferma Maiorino- è completamente circondata di questo materiale pericoloso e deteriorato che mette a rischio in primis la salute dei nostri figli». La paura dilaga anche a Pagani dopo la denuncia di Nocera Inferiore di qualche giorno fa. Quello di via Tortora nella città di S. Alfonso è uno dei tantissimi casi, retaggi scomodi del passato, in cui il materiale nocivo scatena proteste di quartiere e battaglie a difesa della salute.

I pannelli di amianto nel centro di Pagani
La testimonianza di Salvatore Maiorino, uno dei residenti di via Tortora sul piede di guerra (video di Luigi Pepe)

«È già pronta una petizione che a breve sarà presentata all’Asl e all’amministrazione comunale. C’è bisogno di un maggiore controllo del territorio abbandonato al suo degrado. Noi cittadini siamo stufi le istituzioni devono tutelarci». A Pagani le malattie tumorali possono essere legate alla presenza dell’amianto?. «In questa strada - prosegue Maiorino- ci sono stati decessi per malattie tumorali ma non posso essere io ad affermare che siano legati all’amianto su questo dovrebbe intervenire l’Asl. L’unica cosa certa al momento e che noi residenti di via Tortora viviamo circondati dall’amianto». Il problema vero resta la bonifica. Impossibile, infatti, per le autorità, velocizzare lo smaltimento dell’amianto nelle abitazioni private. Soprattutto di una città come Pagani. Per capirlo, basta fare un giro per altre strade della città , dove di tettoie di eternit se ne vedono.

Coperture ondulate che, dal dopo guerra hanno riempito le case dei paganesi e che ora devono essere rimosse rivolgendosi alle ditte autorizzate. Peccato che il costo dell’operazione sia davvero alto. Così, l’inerzia prende spesso il sopravvento e l’amianto resta dov’è. Oppure le lastre vengono abbandonate sulla strada e nelle aree verdi della città. Tutti questi edifici si vedono e si possono fotografare, ma c’è un amianto che non appare ed è quello insidioso delle tubature, delle cisterne, degli oggetti obsoleti.