istituto zooprofilattico

Amendolara nuovo direttore No degli ordini dei veterinari

Caldoro e Scopelliti nominano Amendolara direttore dell’istituto zooprofilattico del Mezzogiorno. E monta la protesta degli ordini dei veterinari delle province campane e calabresi. Qualche giorno...

Caldoro e Scopelliti nominano Amendolara direttore dell’istituto zooprofilattico del Mezzogiorno. E monta la protesta degli ordini dei veterinari delle province campane e calabresi.

Qualche giorno fa le due Regioni hanno sottoscritto l’accordo per il riordino dell’istituto, che ha sede a Portici, in provincia di Napoli, nominando alla direzione l’ex assessore regionale e attuale consigliere per l’agricoltura del governatore campano. Una nomina che per i presidenti degli ordini provinciali di Campania e Calabria è inaccettabile. In una nota inviata ai due governatori, Stefano Caldoro e Giuseppe Scopelliti e al capo Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria del ministero della Salute, Romano Marabelli, si chiede infatti di rivedere questa decisione. «Chiediamo - scrivono - di non usare l’istituto, ente di diritto pubblico con compiti importanti di sanità veterinaria e di sicurezza alimentare, come merce di scambio politico. La direzione dell’istituto deve essere affidata a persona dotata, oltre che delle necessarie esperienze manageriali anche di quelle competenze medico veterinarie contemplate nel decreto legislativo 106 pubblicato in gazzetta lo scorso 27 luglio, che delinea il profilo del professionista che deve dirigere l’istituto e per il quale le Regioni si devono necessariamente attenere». La direzione dell’istituto – è l’accusa dei veterinari - affidata ad una persona «non del settore creerebbe una grave situazione di paralisi delle attività dell’ente con gravi ripercussione sulla salute pubblica e su tutto il comparto zootecnico con ulteriori gravi danni per l’economia delle nostre Regioni». La direzione dell’istituto «va affidato ad una persona dotata di competenze».

Mattia A. Carpinelli

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