Amato, sì all’intesa: tutti gli operai accettano i tagli

Sì unanime all’accordo proposto dal nuovo patron. Resta la cassa integrazione a rotazione

• E’ un sì unanime quello che i lavoratori della "Antonio Amato" hanno dato ieri mattina al piano di ristrutturazione aziendale proposto da Giovanni Giudice. L’assemblea tra i sindacati di categoria (Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil) e l’intera forza lavoro dello stabilimento è iniziata intorno alle 10. Presenti tutti: operai, cassintegrati, quadri e dirigenti.

• La votazione, per alzata di mano, c’è stata dopo oltre due ore di una discussione, a tratti animata, che ha riguardato principalmente la salvaguardia dei tutti i livelli occupazionali e i tagli che ogni lavoratore subirá in busta paga. E che riguarderanno incentivi e premi di produzione, mentre lo stipendio fisso non subirá riduzioni.

• Stamattina alle 9 ci sará la tanto attesa firma dell’accordo tra la vecchia e la nuova dirigenza, e le parti sindacali. «Volevamo avere garanzie sul passaggio di tutti dalla vecchia alla nuova societá - hanno detto alcuni operai del pastificio al termine dell’assemblea - e le abbiamo ottenute, con sacrifici economici che affronteremo pur di non perdere il lavoro». Tecnicamente, il cosiddetto "passaggio di cantiere" dei lavoratori dello stabilimento dalla vecchia alla nuova societá si baserá su una conciliazione individuale che ogni dipendente dovrá sottoscrivere con il bene placito della Direzione provinciale del lavoro. La fase di sottoscrizione delle conciliazioni inizierá giá questa mattina, subito dopo la firma dell’accordo complessivo. Poi, in una serie di incontri periodici, saranno discussi i dettagli tecnici che andranno a completare l’avvio della nuova fase. Il passaggio di cantiere, però, non azzererá il sistema di ammortizzatori sociali giá attuato in azienda: anche dopo la sottoscrizione delle conciliazioni, almeno nel primo periodo, continuerá la cassa integrazione a rotazione.

• «I dipendenti hanno preferito il lavoro allo stipendio - ha commentato il segretario della Flai Cgil, Giuseppe Carotenuto - e questo è un elemento fondamentale per la risoluzione della vertenza».

• Dopo la tensione dei giorni scorsi e le incertezze legate ad alcune modifiche degli accordi originariamente presi durante la prima visita ufficiale di Giudice, sembra essere arrivata la soluzione sperata. Dello stesso avviso anche Carmine Santese, segretario della Fai Cisl, che, all’uscita dall’assemblea, ha sottolineato «la buona risoluzione dell’incontro». «La parte più difficile - ha aggiunto - è stata fatta, ora occorre definire gli ultimi dettagli e pensare poi a ripartire subito».

• Ed è proprio l’aspetto la nuova prioritá dei dipendenti del pastificio: «I magazzini si stanno svuotando e le giacenze stanno per finire».
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