l’iniziativa

Amato a Salerno per difendere i valori della famiglia naturale

Salerno ha incontrato l’avvocato Gianfranco Amato, presidente nazionale dei giuristi per la vita e fondatore insieme a Raffaele Adinolfi del partito Popolo della famiglia, ieri pomeriggio presso la...

Salerno ha incontrato l’avvocato Gianfranco Amato, presidente nazionale dei giuristi per la vita e fondatore insieme a Raffaele Adinolfi del partito Popolo della famiglia, ieri pomeriggio presso la ex Libreria Guida. “Un caldo semestre - Tra politicanti e preti coraggiosi”, questo il titolo scelto da Amato, 35 saggi brevi nei quali la difesa della famiglia naturale e le contraddizioni della classe politica al Governo sono oggetto di analisi appassionate. «Più che un libro – racconta Amato – sono delle riflessioni su quanto sta accadendo». Una fotografia, quella raccontata nel libro, degli ultimi sei mesi – da giugno a dicembre 2016 – che hanno significato tanto per il nostro paese. «È una raccolta di articoli in cui io fotografavo, settimana per settimana, ciò che accadeva e devo dire che messi tutti insieme danno un’immagine che è incredibile», continua Amato definendosi meravigliato di come alla fine tante cose accadono in questa epoca in cui tutto corre velocemente e non ci accorgiamo però di tante piccole sfumature. «Il libro – riprende Amato – rappresenta un vero e proprio spaccato della società e ci dà l’idea del degrado politico e antropologico che il nostro paese sta vivendo». Ma per l’avvocato c’è ancora speranza, la stessa che nel libro è incarnata dalle figure dei sacerdoti e dei pastori veri che non hanno paura dei lupi. Quella che l’avvocato descrive è anche la voglia di riscatto che c’è e che proviene dal popolo italiano che vuole rivendicare le radici di una tradizione. Presente all’incontro anche Raffaele Adinolfi che ha puntato il dito contro la vecchia politica: «Credo che abbia dato il massimo e peggio, forse, non poteva fare» sentenzia senza mezzi termini. Adinolfi, poi, torna a parlare del Family day: «Credo che il Popolo della famiglia sia nato per dare continuità al Family day, fatto da persone di buona volontà e che a mani nude combattono per i valori. I partiti dovrebbero avere prima un modello valoriale di riferimento, invece qui si pensa solo alle lotte di potere e di interesse». (m.i.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA