Amalfitana chiusa Alla Regione si dettano i tempi

AMALFI. Rimuovere i due grossi massi in bilico e riaprire, quindi, la Statale amalfitana. È questo, in sintesi, l’esito dell’incontro che si è svolto ieri in Regione, al quale hanno preso parte l’ass...

AMALFI. Rimuovere i due grossi massi in bilico e riaprire, quindi, la Statale amalfitana. È questo, in sintesi, l’esito dell’incontro che si è svolto ieri in Regione, al quale hanno preso parte l’assessore regionale Edoardo Cosenza, il capo compartimento dell’Anas per la Campania, Eugenio Gebbia, il direttore generale dei Lavori pubblici, Italo Giulivo e il dirigente del Genio civile, Biagio Franza. Le modalità e la tempistica dell’intervento saranno decisi oggi e, nel caso di fumata bianca, è probabile che il disgaggio possa avvenire rapidamente.

Quindi, una volta ripulita la sede stradale, finalmente l’Amalfitana, off limit alla circolazione veicolare oramai da 20 giorni, per via di una frana al chilometro 26+500, proprio al confine tra i territori comunali di Amalfi e Conca dei Marini, a pochi metri dall’hotel Saraceno, potrebbe tornare interamente percorribile. Tutto, però, ruota attorno all’eliminazione delle masse instabili, che fin’ora non si è fatto per motivi di sicurezza e di autorizzazioni. Nel corso del summit, inoltre, si è anche deciso di partire rapidamente con la bonifica dei costoni rocciosi, già finanziata con oltre 6 milioni di euro, la cui procedura, che dovrà essere piuttosto celere e non coi tempi elefantiaci della burocrazia italiana, si attiverà il prossimo 5 dicembre, con una Conferenza dei servizi.

I prossimi step, inoltre, saranno determinati e messi nero su bianco in un incontro in Prefettura, che si terrà il 27 novembre, ala quale parteciperanno anche i sindaci della Divina. In questo percorso a “perorare” le giuste rivendicazioni degli abitanti di Positano e Praiano, che sono di fatto separati dal resto della Costa d’Amalfi, è stato in particolare il deputato del Pd, Tino Iannuzzi, che anche ieri è stato a stretto contratto con tecnici e politici. Insomma sembra avviarsi a conclusione la “via crucis” della viabilità sulla Divina, anche se, giustamente, i residenti del comprensorio amalfitana oramai non credono più alle promesse ma esclusivamente ai fatti. E, nel caso in cui non si addivenisse ad una soluzione rapida, a quanto pare, la protesta potrebbe pure trasferirsi in “piazza”, con cortei e manifestazioni.

Gaetano de Stefano

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