Amalfi, no alla tassa di soggiorno

Bocciatura in Consiglio. Il vicesindaco: «Il nostro bilancio non ne ha bisogno»

AMALFI. Non s’introdurrà la tassa di soggiorno ad Amalfi. Il Consiglio comunale, infatti, con i voti della maggioranza, ha deciso di non applicare il “balzello” per i turisti, come invece richiesto dalla minoranza e, soprattutto, dalla petizione sottoscritta da oltre 600 cittadini e consegnata, ad inizio della stagione balnerare, al sindaco Alfonso Del Pizzo. «Il nostro bilancio non ha bisogno di una tassa» ha spiegato il vice primo cittadino Giovanni Camera. Una tesi contestata dall’opposizione che ha, invece, evidenziato come la cittadina manchi di programmazione turistica e sia venuto meno pure il decoro urbano.

Dunque, almeno per ora, la partita è chiusa anche se, secondo qualcuno, la compattezza della maggioranza, che almeno in teoria si è mostrata coesa, potrebbe essere uscita incrinata dopo la votazione. Perché per far giungere nell’assise cittadina la discussione sulla tassazione, la minoranza ha dovuto sudare e, addirittura, inoltrare un esposto in Procura.

Certamente, comunque, la discussione sta dividendo l’opinione pubblica amalfitana, anche sui social network che, oramai, sono diventati una grande piazza virtuale.

Secondo alcuni, compresa la minoranza consiliare, i proventi del balzello, che sarebbe irrisorio per i vacanzieri, mentre costituirebbe una vera e propria boccata d’ossigeno per le esangui casse comunali, permetterebbero di pianificare iniziative turistiche.

Di contro, coloro che s’oppongono, mettono in evidenza come il ticket potrebbe invece costituire un deterrente per i tour operator che avrebbero già minacciato di dirottare i flussi turistici altrove, soprattutto in località dove le Amministrazioni comunali hanno deciso di non introdurre il surplus per la permanenza nelle strutture ricettive. (g.d.s.)