Amalfi, il giudice riapre i lidi Sotto il sole il flop dei pm 

Stagione salva per i quattro stabilimenti chiusi dalla Procura due settimane fa L’accusa era di aver violato le concessioni demaniali con strutture non amovibili

AMALFI. Stagione balneare salva per i quattro lidi sequestrati a metà luglio. Per il momento possono riaprire gli ombrelloni e le spiaggine per far godere il mare e il sole della Costiera alle migliaia di turisti che affollano la “spiaggia grande”. I giudici del tribunale del Riesame di Salerno hanno annullato il sequestro preventivo notificato a metà mese. Riprendono, quindi, le attività degli stabilimenti balneari Stella Maris, Silver Moon, Mar di Cobalto e Marina Grande. Accolta, in buona sostanza, la tesi difensiva sostenuta dagli avvocati Francesco Gargano, Leopoldo Fiorentino, Andrea Di Lieto e Mario Farace. Il provvedimento di dissequestro è stato notificato nel tardo pomeriggio, dopo la camera di consiglio del collegio giudicante presieduto da Gaetano Sgroia.
Il sequestro preventivo, chiesto dalla procura di Salerno, era scattato dopo l’accertamento di presunte violazioni alle concessioni demaniali. Ai quattro gestori, in pratica, veniva contestato di non aver smontato le opere provvisorie della scorsa estate, come per legge. Ad avviso degli inquirenti, quelle strutture che dovrebbero essere amovibili, erano diventate fisse. E pertanto era stato violato il dettato della concessione demaniale. Davanti a questa violazione, è partita la procedura penale. In questi casi si prevede il sequestro della struttura, com’è poi avvenuto. Provvedimento che ha trovato concorde anche l‘ufficio del gip che lo ha convalidato. Così quei quattro lidi, che sono davanti a quello splendido specchio di mare da decenni, sono stati costretti alla chiusura obbligata e temporanea.
Quello dei lidi con le autorizzazioni e le istituzioni e un “braccio di ferro” che ogni tanto si ripete. Anche in passato si sono avuti clamorosi provvedimenti di chiusura per violazioni urbanistiche e al codice marittimo. Situazioni imprevedibili che lasciano spiazzati, talvolta, i turisti proprio com’è avvenuto due settimane fa, quando è scattata la chiusura dei quattro stabilimenti. La chiusura in piena estate è stata sicuramente un pugno allo stomaco per l’industria balneare della Costiera amalfitana e per l’immagine della stessa Divina. Un primo ostacolo è stato superato. La procedura penale è in stand-by per il momento. La stessa Procura è in attesa delle motivazioni del dissequestro prima di valutare un ricorso per Cassazione. Nel frattempo i lidi sono aperti e i turisti possono godersi il mare. Per le carte bollate c’è tempo. Tutto è rimandato a settembre quando l’estate sarà un ricordo.
Massimiliano Lanzotto
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