La poetica artistica

Ama la natura e riesce a dare forma e vita a tronchi bruciati

EBOLI. «Chi guarda le opere di Pasquale Ciao nota la contemporaneità, dentro di loro c’è tutto il passato, il presente e l’eterno». Sono le parole di apprezzamento pronunciate dal grande storico dell’...

EBOLI. «Chi guarda le opere di Pasquale Ciao nota la contemporaneità, dentro di loro c’è tutto il passato, il presente e l’eterno». Sono le parole di apprezzamento pronunciate dal grande storico dell’arte Claudio Strinati nei confronti dell’artista ebolitano: racchiudono e sintetizzano tutto il senso del fare arte di questo scultore. Ciao padroneggia le tecniche antiche dell’arte scultorea in maniera completa, dall’uso del bronzo all’arte della ceramica, alla scultura in legno. Tutta una serie di conoscenze tecniche che hanno attraversato, e attraversano, la produzione artistica dall’antichità alla realtà contemporanea. Lo dimostrano i busti bronzei, con i ritratti di illustri personaggi della storia, e i numerosi monumenti realizzati in diversi luoghi e in più occasioni. L’artista ama la natura e usa il legno d’olivo come essenza naturale preferita. Si reca in campagna per recuperare interi tronchi di alberi arsi dall’insensato fuoco degli incendi boschivi estivi, se li mette sulle spalle e come un “facchino dell’arte” li porta nel suo studio per farli rinascere come opere d’arte. «Vorrei far rinascere il legno bruciato di un vecchio albero, che persa la sua funzione naturale, diventi ora storia, arte». (g. p.)