Alvi. Della Monica sceglie il silenzio: «Chiarirò tutto ai giudici»

L’imprenditore Antonio Della Monica ai domiciliari sta preparando una memoria difensiva «Operazioni svolte alla luce del sole». Ma nell’interrogatorio decide di non rispondere al giudice

• Si è avvalso della facoltá di non rispondere Antonio Della Monica, agli arresti domiciliari nell’ambito del crac Alvi. L’imprenditore cavese si è, però, detto pronto a chiarire tutto agli inquirenti; pienamente disponibile a ricostruire quello che è accaduto dall’agosto del 2009, quando ci furono i primi incontri con la famiglia Villani.

• «Abbiamo optato per la facoltá di non rispondere solo per l’estrema difficoltá di articolare una linea difensiva efficace in così poco tempo - ha chiarito l’avvocato Pasquale Adinolfi che con Luigi Castaldo assiste l’ex patron di Cavamarket. Il provvedimento è stato notificato venerdì e nei successivi due giorni festivi era impossibile prendere visione di tutti gli dell’inchiesta. Da qui la necessitá di richiedere al giudice del tempo in più per poter rispondere con esattezza alle accuse che vengono mosse al nostro assistito. Da parte di Della Monica - conclude Adinolfi - c’è la piena disponibilitá a fare chiarezza, convinti che tutto è stato fatto con correttezza, nel pieno rispetto della legge e alla luce del sole». L’imprenditore cavese, a quanto pare, sta giá disponendo una sua memoria, ricostruendo quello che è accaduto dal primo incontro con la famiglia Villani che era intenzionata a vendere alcuni rami d’azienda dell’Alvi, viste le difficoltá finanziarie.

• Una memoria difensiva che sará presentata nei prossimi giorni al gip del tribunale di Salerno Vincenzo Pellegrino. Ilegali di DellaMonica stanno anche valutando l’ipotesi di ricorrere al tribunale del Riesame per chiedere la revoca della misura cautelare ai domiciliari per il 50enne imprenditore cavese.

• Antonio Della Monica è accusato di bancarotta fraudolenta in concorso con Angelo, Antonia e Elisa Villani e Bartolomeo Pagano, nell’ambito del fallimento del gruppo legato all’Alvi spa. Secondo l’indagine del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, coordinati dal tenente colonnello Antonio Mancazzo, Della Monica avrebbe fornito un evidente apporto concorsuale nelle operazioni di dissimulazione e svuotamento del patrimonio sociale della "Sannio Discount", societá riconducibile alla Alvi. Nello specifico, le indagini hanno consentito di accertare che l’ex patron di Cavamarket è risultato pienamente partecipe alle vicende più significative che hanno riguardato le societá dei Villani, sia nella fase pre-fallimentare che in quella post-fallimentare. In particolare, Della Monica aveva offerto la propria disponibilitá alle trattative per la realizzazione di un eventuale concordato preventivo ed era pienamente consapevole della natura simulata e, quindi, distrattiva della cessione degli assets aziendali all’Alpa di Pagano.Senza il suo apporto, secondo gli inquirenti, non sarebbe stato possibile realizzare il «disegno criminoso», in danno dei creditori.
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