Alunni molestati, “prof” davanti al giudice

L’interrogatorio del docente accusato da cinque minorenni. Una perizia su computer e telefonini

Computer, telefonini e tutti gli apparecchi elettronici in possesso al professore accusato di pedofilia saranno periziati. Si tratta del corredo informatico sequestrato mercoledì al 44enne originario dell’Alto Sele, arrestato dai carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal tenente Luca Geminale, per presunti abusi sessuali su quattro suoi ex alunni, all’epoca dei fatti infraquattordicenni, e su un 16enne avvicinato su un bus di linea. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari. Domani in tribunale a Salerno, il prof definito nell’ordinanza di misura cautelare «troppo confidenziale con gli allievi», dovrà sottoporsi a interrogatorio di garanzia davanti al gip Maria Zambrano. Quella sarà l’occasione per fornire la sua versione dei fatti. Le indagini, coordinate dal pm Giovanni Paternoster della procura di Salerno, non sono ancora chiuse. Si sta verificando se il docente fosse collegato ad ambienti di pedofili, anche informatici, attraverso community.

Ad allertare i carabinieri sulle “attenzioni” del professore verso gli alunni maschi è stato il 16enne molestato, che non è suo allievo. Il giovane si presentò nei mesi scorsi, accompagnato dai genitori, ai carabinieri della stazione di Campagna, guidata dal luogotenente Vincenzo Pessolano per denunciare un abuso sessuale subito durante il viaggio sulla corriera che collega ad Eboli. Il ragazzino non fu in grado di fornire il nome di chi lo aveva molestato, ma riconobbe il docente che insegna in una scuola secondaria di primo grado, in mezzo a tante foto che gli furono mostrate. L’indice del sedicenne finì, senza alcuna esitazione, sul volto del 44enne ora arrestato perché esiste, ad avviso del gip, il rischio che possa reiterare il reato. L’attività investigativa dei carabinieri, svolta con tatto e riservatezza, tutelando i minori coinvolti, è arrivata a scoprire le altre quattro presunte vittime. Ai carabinieri, accompagnati dai genitori, sentiti a sommarie informazioni a loro volta, hanno raccontato di quando il 44enne, nel corso della lezione e mentre erano in aula, avvicinandosi al banco o facendo in modo di trovarsi in posizione isolata, appoggiava la mano sulla coscia e risaliva fino ai genitali. Durante la fase investigativa il docente ha subito precedenti perquisizioni e si è sottoposto ad incidente probatorio con una delle vittime.(m.l.)

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