il disagio

Alunni disabili senza educatori

Il servizio nei plessi è stato affidato, ma non è ancora partito

Alunni disabili senza educatori. Ad un mese e mezzo dall’inizio dell’anno scolastico, a due settimane dalla gara di affidamento del servizio, nelle scuole ebolitane permane la “vacatio” degli educatori. Dopo gli strali lanciati dal difensore civico, Gaetano Naimoli, che nel consiglio comunale dell’ 8 ottobre scorso lamentava proprio un diritto leso nei confronti degli alunni diversamente abili che si trovano senza educatori, ed in qualche occasione sarebbero stati i genitori, grazie all’umanità e disponibilità degli istituti, a provvedere in proprio, sono arrivate le rassicurazioni dell’assessore alle politiche sociali, Annarita Bruno: «Abbiamo garantito e garantiremo l’assistenza specialistica nelle scuole», ha dichiarato la delegata di giunta.

Rassicurazioni sostenute anche dall’apertura delle buste per il bando di gara di affidamento del servizio, presso la sede del Piano di Zona, il 9 ottobre scorso, e dalle quali sarebbe risultata aggiudicataria la cooperativa “Csm Service” con sede operativa a Battipaglia.

Iter terminato, individuata la cooperativa per il servizio, tutti attendevano la nomina degli educatori: «Partirà entro il mese di ottobre ed impiegherà figure professionali con un rapporto operatore-utente che sarà di uno a due. Il numero di ore riconosciute è in media pari a 12 ed è l’Asl a determinarlo in relazione alla patologia riscontrata all’utente – ha assicurato l’assessore alle politiche sociali - si tratta di un servizio esternalizzato, ovvero regolarmente previsto all’interno della programmazione del Piano di Zona S3 e quindi dipendente dalla Regione Campania».

I disagi e le polemiche non mancano, l’assessore Bruno, infatti, ha offerto rassicurazioni sulla questione ed ha anche evidenziato l’attenzione del coordinamento istituzionale sull’assistenza specialistica nelle scuole, che però, programmata dopo le iscrizioni di gennaio, già luglio, poi lanciata a settembre con partenza del servizio entro fine ottobre, è tuttora ferma: 120 giorni, anche se i genitori, ma soprattutto gli alunni disabili, cercano una conferma che passa inevitabilmente dall’arrivo degli educatori nelle scuole cittadine.

Angelica Tafuri

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