Altri guai per un posteggiatore 

Oggi sarà davanti al gup con l’accusa di estorsione a un venditore di patatine

Pochi giorni fa la Procura ha chiuso le indagini su di lui e altri 38 parcheggiatori abusivi, ma oggi il trentenne marocchino Noureddine Touga comparirà già davanti al giudice dell’udienza preliminare Piero Indinnimeo per un’altra accusa di estorsione, stavolta nei confronti di un esercente di corso Vittorio Emanuele. È accusato di aver minacciato un dipendente di una rivendita di patatine fritte, dopo che questi aveva rifiutato di offrirgliene una porzione. Touga avrebbe tentato prima con una richiesta ma poi, quando l’interlocutore gli ha risposto che non poteva accontentarlo per evitare problemi con il datore di lavoro, avrebbe reagito inveendo, dando a pugni nella porta dell’attività commerciale e minacciando di sfasciare tutto. A quel punto è stato allertato il 112, e il trentenne è stato indagato per tentata estorsione. Non è stata l’unica volta che per Touga sono dovute intervenire le forze dell’ordine, prima ancora che la Procura facesse scattare il blitz sugli abusivi della sosta. Nel novembre dello scorso anno i poliziotti delle Volanti lo fermarono in piazza Vittorio Veneto in seguito a una colluttazione tra lui e un altro nordafricano; dopo l’arrivo della pattuglia cercò di scappare e fu poi arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Senza fissa dimora, è adesso in carcere per l’ordinanza cautelare legata al pizzo sul parcheggio. A lui è attribuita la gestione abusiva dei posti auto in piazza Matteo Luciani (di fronte al teatro Verdi) e in via Monti nel centro storico. Più volte si sarebbe avvicinato agli automobilisti ubriaco, minacciandoli per ottenere il denaro. E in un’occasione risulta vittima di invettive e minacce anche un dipendente di Salerno Mobilità che su richiesta di alcuni automobilisti era intervenuto per allontanarlo dall’area di sosta delimitata dalle strisce blu. (c.d.m.)
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