Altre case popolari nel mirino

Dai controlli dei carabinieri sembrano emergere delle nuove irregolarità nelle assegnazioni

Potrebbero aprirsi nuovi scenari nelle indagini sull’assegnazione delle case popolari, condotte dai carabinieri del tenente Vincenzo Tatarella. Controlli e verifiche sono stati intensificati negli ultimi tempi, anche alla luce della tragedia dello scorso 20 novembre, quando una giovane donna fu colta da malore dopo essere stata raggiunta dal provvedimento di revoca della casa popolare dove alloggiava, provvedimento tra l’altro viziato da errore, in quanto non riguardava l’abitazione che la donna occupava insieme alle figlie.

I carabinieri pare abbiano posto particolare attenzione su alcuni provvedimenti di revoca delle assegnazioni: gli inquirenti vogliono capire quali sono stati i criteri utilizzati a suo tempo, quando alcune abitazioni popolari furono assegnate a nuclei familiari recentemente raggiunti da provvedimenti di revoca. Il sospetto emerso dall’esame delle carte, è che qualcuna di quelle famiglie già a suo tempo non avrebbe dovuto risultare assegnataria di un alloggio.

In particolare, della situazione dovranno rispondere gli addetti comunali impegnati nel settore, i quali dovranno dimostrare se nell’operato che precedette le assegnazioni ci furono semplicemente degli errori o se invece ci furono comportamenti illeciti. Se dovesse emergere la seconda ipotesi, allora scatterebbero le segnalazioni all’autorità giudiziaria.

Nell’ultimo anno, una serie di denunce è arrivata alla tenenza di via Atenolfi, e gli stessi amministratori stanno lavorando alacremente per garantire trasparenza ed equità nell’assegnazione delle case popolari destinate a famiglie indigenti e non a chi nel corso degli anni, pur avendo abitato nelle baracche, ha migliorato la propria posizione economica.

Imbrogli di ogni genere sono stati e saranno scovati nel corso delle indagini. Sono infatti in atto altri controlli e prossimamente dovrebbero scattare altri provvedimenti di revoca delle case popolari anche nei riguardi di persone che già risultano assegnatarie di altri immobili o che avrebbero migliorato la loro posizione economica.

Ma l’attenzione dei carabinieri, si è spostata anche sui “beni fantasma” di nuclei che, pur dichiarando redditi pari a zero o di poco superiori, posseggono auto di lusso oppure hanno fatto eseguire nell’abitazione di cui sono assegnatari, lavori per svariate migliaia di euro. I carabinieri del tenente Tatarella, che hanno già sgombrato quattro case, stanno proprio cercando di fare luce sui redditi di certe persone. Intanto, i prossimi provvedimenti di revoca saranno notificati non più a casa, ma gli interessati saranno chiamati direttamente a alazzo di Città, dove avranno modo di chiarire e potranno avere delucidazioni in merito.

Annalaura Ferrara

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