TRASPORTI

Alta velocità, il “taglio” divide la Provincia

Chiesta la convocazione di un tavolo tecnico, il vice-presidente Stanziola: «Servono altre verifiche»

SALERNO - Il progetto del nuovo tracciato dell’Alta Velocità Salerno- Reggio Calabria presentato lo scorso 3 febbraio da Vera Fiorani , amministratore delegato di Rete Ferroviarie Italiane, alla Commissione Ambiente e Trasporti della Camera, continua a tenere banco nel capoluogo e in tutta la provincia. La nuova linea, infatti, bypassa completamente una vasta area a sud della Provincia di Salerno, tagliando fuori dall’Alta Velocità numerosi comuni: il planning - che dovrà essere definito entro il prossimo mese di dicembre - prevede la creazione di un hub dell’Alta velocità a Baronissi, nei pressi del Campus universitario, che sarà collegato con la linea regionale Salerno-Mercato San Severino. Il capoluogo e il Cilento verrebbero tagliati fuori dal progetto con la successiva fermata prevista direttamente in Calabria, a Praia a Mare.

Un argomento attenzionato anche dal vicepresidente della Provincia di Salerno e sindaco di Centola, Carmelo Stanziola , che ha inoltrato al presidente dell’Ente di Palazzo Sant’Agostino, Michele Strianese , una mozione, sottoscritta anche dai consiglieri Luca Cerretani , Giovanni Guzzo , Marcello Ametrano e Antonio Rescigno , per l’attivazione di un tavolo di confronto, in programma per venerdì prossimo, in cui discutere della problematica. «È compito della Provincia interfacciarsi con i 158 Comuni del salernitano, in quanto deputato alla pianificazione territoriale, senza alcuna divisione tra i molteplici territori coinvolti nella faccenda», ha spiegato Stanziola. «È necessario fare voti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al governatore e al delegato ai trasporti della Regione Campania per l’attivazione di un tavolo di confronto al quale è fondamentale che partecipi anche la Provincia».

Per quanto riguarda il nuovo tracciato ipotizzato da Rete Ferroviarie Italiane, il vicepresidente della Provincia è stato chiaro: «Bisogna procedere ad un confronto e ad una vera e propria verifica tecnico amministrativa ma anche socio-economica - ha continuato Stanziola - . Tra l’ultima ipotesi progettuale presentata il 3 febbraio e quella precedente del 2016, già in stato avanzato, in cui riversano la Piana del Sele, Capaccio- Paestum, Cilento interno e costiero, Golfo di Policastro, Alburni e Vallo di Diano. Si tratta di un territorio di grande valenza turistica e patrimonio dell’Unesco che deve essere considerato».

(m.e.c.)