Alta tensione sull’inceneritore Chiuso il bando della Provincia

Si apre la procedura per valutare le offerte. In commissione potrá esserci un tecnico di Palazzo di Cittá. In gara i costruttori Lombardi e Rainone. E la giunta Cirielli "boccia" la variante sui suoli di Cupa Siglia

• Sono due i raggruppamenti imprenditoriali che ieri hanno risposto al bando emesso dalla Provincia, e che ora si contendono realizzazione e gestione del termovalorizzatore di Salerno.

• Una è l’associazione di imprese tra la societá del costruttore AntonioLombardi (presidente dell’Ance) e l’avellinese De Vizia transfer, estensori del progetto che fu bocciato dal Comune; l’altra è la srl Daneco (del gruppo Unendo) in ati con la cooperativa Acmar di Ravenna e la Rcm Costruzioni di Sarno, di proprietá della famiglia Rainone, che ha giá ha vinto l’appalto per il Crescent.Si sono invece tirati indietro i francesi di Veolia e l’emiliana Hera, che avevano presentato una manifestazione d’interessi ma non hanno poi formalizzato l’istanza.

• Le buste con la documentazione saranno aperte lunedì prossimo, e in Provincia contano di assegnare l’appalto entro la prima metá di marzo. Intanto si cerca di neutralizzare gli effetti della delibera comunale che cambia la destinazione urbanistica dei suoli di Cupa Siglia, e trasforma in area artigianale i terreni su cui dovrebbe sorgere il termovalorizzatore. Ieri la Provincia ha fatto sapere di aver esercitato il suo potere di controllo sugli atti urbanistici e di avere bocciato la variante, deliberandone in giunta «l’incompatibilitá con gli strumenti di pianificazione e programmazione sovracomunali». Di pari passo procede il ricorso al Tar, per provare a impedire che sui suoli scattino comunque le norme di salvaguardia, che ne impediscono l’utilizzo. Di più.

Palazzo Sant’Agostino mira anche a neutralizzare le critiche del sindaco De Luca, che su gara ed impianto rivendica poteri di controllo per il Comune. Per questo nella giunta di ieri è stato deliberato l’atto di indirizzo per la composizione della commissione che dovrá aggiudicare la gara, stabilendo che nell’organo collegiale siedano anche un rappresentante del Comune, uno della Regione e uno della Prefettura, oltre ai due componenti indicati dalla Provincia. «Abbiamo deciso di estendere ad altri enti la partecipazione, nonostante la legge ci consentirebbe di procedere ad una commissione composta solo da tecnici interni all’ente» sottolinea l’assessore provinciale Marcello Feola, che segue la procedura. Aggiunge di ritenere «un risultato più che positivo» la presentazione di due domande di partecipazione alla gara per l’impianto, «se si considera l’entitá della cifra da investire e le specifiche tecniche imposte dal bando».

• L’inoltro di due progetti spiana la strada affinché l’iter resti nelle mani di Palazzo Sant’Agostino, evitando l’arrivo di un commissario di nomina regionale.Tanto più che il presidente Caldoro non giudica necessario, a Salerno, l’esercizio dei poteri commissariali attribuitigli dal decreto rifiuti.
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