Alt ai licenziamenti Italsud Spiragli per Porta Ovest 

La società che fornisce il calcestruzzo ha sospeso le procedure per i 28 operai Vertice a Napoli, le attività nel cantiere potrebbero riprendere a settembre

L’Italsud blocca il licenziamento collettivo dei cinquanta dipendenti. Le buone notizie, però, sono anche altre, in quanto c’è la concreta possibilità che entro settembre possano ripartire le attività nel cantiere di Porta Ovest. Sono questi i risultati dalla riunione che si è tenuta ieri a Napoli, nella sede dell’Autorità portuale di sistema del Mar Tirreno centrale. All’incontro, sollecitato dalla Feneal Uil, hanno preso parte il presidente dell’Authority, Pietro Spirito, il commissario del porto di Salerno, Francesco Messineo, l’assessore regionale Amedeo Lepore, l’assessore comunale Mimmo De Maio, Patrizia Spinelli segretario provinciale della Feneal Uil e i rappresentanti dell’Italsud.
L’appuntamento era stato fissato in seguito alla decisione dell’impresa che fa capo a Carmine Marinelli, che rifornisce il calcestruzzo al cantiere di Porta Ovest, di mettere alla porta tutti i suoi dipendenti (28 operai che lavorano nella cava del Cernicchiara, 17 collocati nell’impianto di calcestruzzo, 3 tecnici e 2 amministrativi). Una scelta determinata dalla mancata riscossione dei circa 3 milioni di euro che l’azienda deve avere dalla Tecnis. La sospensione della procedura di licenziamento, tuttavia, è solo temporanea. Tutto dipenderà dall’esito del summit che Spirito avrà con Saverio Ruperto, amministratore straordinario della Tecnis, in programma il 7 luglio. Il presidente dell’Autorità portuale ha assicurato che chiederà di approntare un cronoprogramma definitivo e, soprattutto, di avere garanzie affinché il cantiere possa tornare in piena attività a partire da settembre. Per centrare l’obiettivo, però, sono necessarie delle risposte da un punto di vista finanziario che solo Ruperto potrà dare. Infine, per bypassare il contenzioso in corso con Autostrade meridionali, per presunti collegamenti tra l’opera in corso e danni alle strutture autostradali, è stato deciso ieri che ci sarà la supervisione del Provveditorato alle opere pubbliche sull’esecuzione dei lavori. «Sono soddisfatta per l’esito dell’incontro – evidenzia Spinelli – in quanto tutti hanno mostrato interesse a far riprendere i lavori. E questo è anche il nostro principale obiettivo. Continueremo a monitorare la situazione, in attesa dei prossimi sviluppi».
Intanto sulle imprese impegnate per Porta Ovest pende ancora un’indagine dell’Antimafia per le ipotesi di riciclaggio e turbativa d’asta: la prima legata alle forniture di materiali e maestranza, la seconda per il pagamento di alcuni stati di avanzamento dei lavori.
Gaetano de Stefano
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