«Almeno lo mettessero in sicurezza» 

È la richiesta di diportisti e pescatori. Imbarcazioni in balìa delle onde con le mareggiate invernali

«Al momento la priorità non è legata al pensiero di opere faraoniche, piuttosto a mettere in sicurezza il porto turistico che è la cosa principale da attuare». Lucio Balsamo, consigliere della Lega navale di Salerno responsabile dell’area a terra e pontili, va subito al sodo: «Il Masuccio salernitano è un porto turistico che non è stato mai terminato – spiega – e per anni la zona è stata trascurata ed abbandonata a sé stessa. Poi, la Lega Navale ed il Club Velico, che ne è una costola, si sono fatti carico di sistemare quello spazio ed un poco alla volta, anche di far fronte a tutta una serie di spese che ne conseguivano, ad esempio il demanio».
Il Masuccio era considerato il porto dei pescatori. Di quelli che vivono il mare 365 giorni all’anno e che ne fanno una risorsa di vita: «Molti hanno una doppia base di appoggio – spiega Balsamo – giacchè quando ci sono le mareggiate, molti pescatori sono costretti a trasferirsi al porto commerciale. C'è anche da aggiungere un altro elemento che non è di poco conto, ossia che il braccio di sovraflutto, per capirci quello dove è posizionato il faro verde, è più corto rispetto a quanto dovrebbe essere, ed infatti da quel lato, quando il mare è particolarmente agitato, si registra un'escursione delle onde che interessano anche le acque del porto. Più volte è accaduto che, nei mesi invernali, a causa delle mareggiate i locali si siano allagati tanto è vero che in inverno le barche in quello specchio di mare non sono in sicurezza e per questo motivo, abbiamo anche lo spazio a terra, per evitare danni ai natanti».
La Lega Navale si occupa anche della vigilanza notturna da giugno a settembre, secondo le regole dettate dalla Capitaneria di Porto che resta il riferimento in caso di necessità. Attualmente, i posti barca sono fissati a 147 unità. «Al di là del numero dei posti barca – conclude Balsamo – è necessario mettere in sicurezza il porto affinchè si possa garantire un livello maggiore di assistenza e supporto anche da parte nostra. Basterebbe poco, allungando il braccio di sovraflutto anche di 100 metri e si potrebbero avere anche servizi ulteriori, tipo quello di incrementare il servizio traghetti con le vie del mare anche nei mesi primaverili e perché no anche nel periodo invernale». (c.p.)
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